Italia, il regno della delazione: su del 30% le spiate al fisco
L'effetto Befera nei dati delle Fiamme Gialle di Roma. E per il 2012 secondo le previsioni si toccheranno nuovi record
Da popolo di santi e navigatori, a spioni incalliti. Secondo i dati diffusi dai comandi della Guardia di Finanza di Roma e Milano, il numero delle segnalazioni di evasori nel 2011 è aumentato di quasi il 30 per cento rispetto all'anno precedente. E per il 2012 sono previsti picchi al rialzo. Il fenomeno sarebbe conseguenza del clamore mediatico creato attorno alla figura dell'evasore-parassita, che dopo i blitz di Cortina, Roma e Milano, ha modificato la percezione degli italiani del problema: se il commerciante non emette lo scontrino non è più una questione personale, ma dell'intera comunità. Il virus della nuova coscienza ormai è in circolo e la conferma arriva dai centralini della Guardia di Finanza. Nel 2011 le segnalazioni al 117 di Roma sono state 8.500, mentre nel solo mese di gennaio appena passato, se ne registrano 900. L'aumento su base annua è di circa il 27 per cento. Stessa storia per Milano, dove le denunce sono aumentate di 3.157 da un anno all'altro. Se nel 2010 erano state 6.570, nel 2011 si è saliti a quota 9.727. Significativo il confronto tra i dati registrati nel gennaio 2012 e quello precedente, con 821 telefonate nel 2011 e ben 1.157 nel primo mese di quest'anno. La percentuale d'incremento stavolta è del 29 per cento. È interessante notare che la stragrande maggioranza delle segnalazioni non sono anonime. Significa che dietro le telefonate c'è l'intenzione di lasciare il segno, a rischio di metterci la faccia. La diversa consapevolezza collettiva e la determinazione per incastrare l'evasore sono sintetizzate dalla storia di una studentessa maltese raccontata dagli agenti romani. Dopo essersi laureata, la ragazza ha inviato al comando una busta contente il resoconto degli affitti pagati in nero a un italiano per anni. Non solo, a sostegno della propria parola, ha allegato il mazzo di chiavi utilizzato negli anni di permanenza nell'appartamento. Più chiara di così. di Salvatore Garzillo