Benzina, prezzi mai così alti Stangata da 204 euro all'anno
La verde sfonda la quota di 1,80 euro al litro e i benzinai tornano a minacciare la serrata. Il Codacons: speculazioni sul maltempo
Mentre la benzina verde sfonda la quota psicologica di 1,80 al litro, torna la minaccia di una serrata dei benzinai. E ancora una volta tutti a dare la colpa degli aumenti alle quotazioni internazionali del greggio, ancora in salita, e negli aumenti dei prezzi raccomandati sulla rete carburanti italiana. Di conseguenza si determina un effetto generalizzato sui prezzi praticati sul territorio (in salita soprattutto la benzina) con picchi record nelle aree del centro. La media nazionale tocca per la verde 1,79 euro/litro. Le punte sono oltre 1,86 per la benzina e 1,76 per il diesel. E aumenti riguardano anche il Gpl tra i 2 e i 3 centesimi. Come se già non bastasse la mazzata al distributore arriva anche la minaccia di una già annunciata serrata per gli impianti. La conferma dello sciopero (le date non sono state ancora indicate) è vincolata ad una precisa richiesta: se non verrà accolta la proposta di introdurre nel Dl liberalizzazioni misure come il superamento dell'obbligo del vincolo di fornitura in esclusiva, gli impianti aderenti alle sigle sindacali Fegica e Faib chiuderanno come hanno minacciato ieri dopo l'audizione in commissione Industria del Senato. Quello che è certo è che il rincaro dei carburanti peserà sul conto della spesa. Non bastasse la gelata - che ha rovinato alcuni raccolti - l'aumento si rifletterà anche sulla produzione e la distribuzione dei prodotti agroalimentare. I rincari di benzina e gasolio rappresentano la "ennesima speculazione da maltempo a danno degli automobilisti che non trova certo giustificazione rispetto all'andamento del petrolio". E' quanto scrive il Codacons in una nota. "Il nuovo record raggiunto dai carburanti in Italia - spiega il presidente Carlo Rienzi - determina una stangata pari a +204 euro ad automobilista su base annua, cifra destinata a crescere se i listini alla pompa dovessero proseguire la folle salita. Per questo chiediamo al governo di inviare la guardia di finanza presso i distributori di benzina di tutta Italia, al fine di accertare se vi siano stati rialzi dei listini ingiustificati e puramente speculativi". L'associazione, "in nome della trasparenza del prezzo", chiede oggi nuovi provvedimenti da parte dell'esecutivo, come "l'eliminazione dei millesimi dai listini e la creazione di un apposito sito internet attraverso il quale i benzinai siano tenuti a comunicare giornalmente il prezzo applicato ed il consumatore, inserendo il nome del Comune, possa verificare tutti i listini praticati in quel giorno nella propria zona e scegliere il distributore più conveniente".