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Alla partita benefica i politici non danno soldi ai disabili

Nazionale di calcio dei parlamentari a un triangolare di beneficenza a Catania chiede il rimborso ma non dà nemmeno un euro ai bimbi

Andrea Turco
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I nostri parlamentari non conoscono vergogna. La nazionale di calcio dei nostri onorevoli, invitata per un torneo benefico a Catania, ha chiarito che per la trasferta doveva essere "totalmente spesata". Alla richiesta, gli organizzatori hanno opposto un netto e sconcertato rifiuto, al chè i suddetti parlamentari, a malincuore, hanno accettato di pagarsi solo il biglietto aereo (per il quale hanno già previsto il rimborso). Tutto il resto però, incluso vitto e alloggio, è stato completamente gratuito. E chi ha pagato? Gli sponsor per fortuna. Non contenti i nostri 15 parlamentari hanno evitato di pagare il conto al ristorante sperando che il sindaco o qualche assessore arrivasse a saldare il conto. Per loro estrema gioia, ha pagato un loro collega catanese Giuseppe Beretta del Pd. Spocchiosi - Come canta Ligabue, "il meglio (o il peggio) deve ancora venire". Alla fine del triangolare di calcio, un funzionario della polizia municipale è passato negli spogliatoi per chiedere un contributo finalizzato all'acquisto di tre carrozzine per i bambini disabili assistiti dalle "Sorelle della carità". Una modica cifra di 700 euro a carrozzina. Una bazzeccola per parlamentari abituati ad una busta paga ben più sostanziosa. E quanto è stato il contributo degli onorevoli? Zero euro. A mettere una pezza il solito Beretta che ha tirato fuori 100 euro per salvare la faccia. Che pacchia - Il programma prevedeva che una volta finita la trasferta si dovesse tornare dritti a Roma. Ma volete mettere i 16 gradi al sole di Catania con la capitale immersa nella neve e con il caos cittadino che ne consegue? Alla fine quacuno è rimasto nella città siciliana un giorno in più. Una volta tornati a Roma, i parlamentari si sono giustificati spiegando di non "poter sostenere ogni trasferta a nostre spese". Silenzio invece sul perché non abbiano versato alcun contributo per i bimbi malati. Eppure a guidare la compagnia dei (poco) onorevoli era Maurizio Paniz del Pdl che con 1 milione e 800 mila euro all'anno risulta il parlamentare più pagato della Camera. Strano che nessuno abbia trovato nel proprio portafoglio un pò di soldi per chi ne ha veramente bisogno.  

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