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Il signor Fornero e la crisi: scende il Pil? Colpa della neve

L'economista marito del ministro assolte il governo: "Con il maltempo, il primo trimestre del 2012 avrà segno negativo superiore alle previsioni"

Andrea Turco
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Questa non si era ancora sentita. L'ondata di gelo e neve che imperversa sull'Italia porterà ad un abbassamento del Pil italiano. A prevederlo Mario Deaglio, editorialista della Stampa e marito del ministro del Lavoro Elsa Fornero. Secondo l'economista, il maltempo potrebbe incidere negativamente sull'andamento della nostra già maltrattata economia. Deaglio fa notare che l'anno lavorativo delle industrie è di poco più di 200 giorni e ogni giorno di produzione industriale completamente perduta "varrebbe all'incirca lo 0,5" del Pil. L'economista fa riferimento alla possibilità, assai remota, della chiusura delle industrie a causa dei bassi rifornimenti di gas da parte di Gazprom. Secondo Deaglio, se ciò dovesse avvenire, si annuncerebbe una catastrofe: "L'arresto completo per tre giorni delle industrie per mancanza di combustibile - spiega l'economista - porterebbe così ad una caduta dell'1,5 per cento della produzione industriale dell'intero 2012, introducendo un nuovo stimolo negativo". Colpa della neve e non del governo se quindi l'economia italiana andasse male o rallentasse? Deaglio non lo dice, ma fa un appunto che suona quasi come un mettere le mani avanti: "Tra blocchi dei Tir e maltempo, in ogni modo, il primo trimestre del 2012 mostrerà un segno negativo superiore alle previsioni di qualche settimana fa. La caduta della colonnina del termometro - aggiunge Deaglio - potrebbe così riflettersi sull'indice delle Borse e sulla finanza pubblica".  

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