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La moldava "Non ho mai detto di amare Schettino"

Domnica racconta la sua versione dei fatti in un'intervista ad Oggi. "Io usata dai media per mettere pressione al comandante"

Andrea Turco
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Domnica Cemortan, la moldava che si trovava in plancia con il comandante Schettino, non ci sta ad entrare nel tritacarne mediatico. In un'intervista al settimanale Oggi in edicola mercoled' 8 febbraio, la ragazza racconta la sua verità su quella notte di tregenda che culminò con la tragedia della Costa Concordia. "Non so per chi mi abbiate presa, mi avete trascinato nel fango. Vi sembro una sgualdrina?" attacca Domnica "Andate pure avanti con "la bionda del capitano", "la sirena della Concordia", "la donna misteriosa"non capite il danno che mi state provocando. L'Italia parla e ride di me. Anche la Moldavia parla di me e trova che non ci sia niente da ridere. Dicono che sto rovinando l'immagine del mio Paese e del mio popolo. A questo punto non è più gossip. Sta diventando una questione politica". "Non amo Schettino" - La moldava vuole anzitutto negare quanto venuto fuori nel suo interrogatorio con gli inquirenti. "Non ho mai detto ai magistrati “Io amo Schettino”. Vorrei capire come può essere uscita un' informazione del genere. Dicono che hanno trovato un mio bikini nella cabina di Schettino. E il mio bagaglio dov'è? Non c'è nient'altro di mio?". La moldava si dice sicura di essere solo un mezzo per mettere pressione al comandante Schettino. "Non sono stupida. Non sono nata ieri. Quando ho letto ho subito capito quel che sta succedendo. Questa notizia è stata messa in giro apposta per mettere sotto pressione il capitano. Vogliono isolarlo anche all'interno della sua famiglia" "Io sono una studiosa" - Domnica ci tiene a precisare di non essere una mangia uomini, anzi è una donna seria. "Allora sappiate che parlo cinque lingue, nel mio Paese e all'estero ho ottenuto diplomi di alti studi e in Francia ho frequentato un' accademia molto importante. Mi sono impegnata, ero la migliore della mia classe, avevo dei voti eccellenti e tutto questo per cosa? Per essere trascinata nel fango dai giornalisti che senza nessuna informazione si permettono di scrivere su di me? Non riesco a guardare in faccia i miei vicini, mi vergogno a entrare nei negozi".

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