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Cav: "Più gay ci sono meglio è. Meno competizione per me"

Berlusconi all'Atlantic: "Sono un play-uomo, il mio nipotino di 4 anni è come me, fa i complimenti alle cameriere"

Nicoletta Orlandi Posti
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Anche stavolta il gusto della battuta ha avuto la meglio. Silvio Berlusconi nella lunga intervista al periodico americano 'The Atlantic' non ce l'ha fatta a trattenersi. Parlando della sua vita privata ha voluto specificare: "Più che un playboy, sono play-uomo". "Non ho nulla contro gli omosessuali", ci tiene a precisare. Anzi. "Più ce ne sono, minore è la competizione", ha detto scherzando il Cavaliere al giornalista Philip Delves Broughton che gli chiedeva degli scandali a sfondo sessuale in cui è stato coinvolto. "Non ho nulla da farmi perdonare" ha spiegato Berlusconi, parlando dei casi a sfondo sessuale che ne hanno minato la credibilità, anche a livello internazionale. "Tutto quello che ho fatto è sempre stato assolutamente normale. Nelle mie cene ci sono sempre state molte belle ragazze, ma si è sempre trattato di normali cene, non ho mai fatto nulla di sconveniente. Ma sono state create storie assurde" ha spiegato Berlusconi. "L'unica cosa di cui non sono mai stato accusato in tutte queste fantasiose descrizioni sulle mie relazioni con le donne, ovvero con l'altro sesso, è di essere gay". E a questo punto ci stava bene un aneddoto. Che Berlusconi non si è assolutamente risparmiato. "Ieri", ha raccontato a the Atlantic, "mi ha chiamato mia figlia, che ha un bambino di 4 anni. Sono a Formentera, ieri sono andati a mangiare una pizza. La cameriera, figlia del proprietario, era molto carina e mio nipote ne è rimasto affascinato. 'Come ti chiami?' le ha chiesto. 'Sei così bella, hai degli occhi bellissimi'. E lei, tornata in cucina, ha detto: 'Il nipote di Berlusconi è proprio come suo nonno'". Il sorriso sfoderato da Berlusconi nel raccontare questo piccolo episodio di vita domestica la dice lunga...  

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