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La Casta si rinnova... cambiando le poltrone

Ieri, in piena emergenza neve, sono stati sostituiti gli scranni di Montecitorio: nuovo look e schienali più morbidi per gli onorevoli

Nicoletta Orlandi Posti
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Sarà la «normale manutenzione» di cui anche il Palazzo necessita, sarà che ieri, lunedì, Roma era chiusa per neve e anche la Camera dei deputati si è adeguata. Fatto sta che i pochi che hanno bazzicato il Transatlantico, insolitamente deserto, hanno potuto vedere una pila di “cuscinoni” di pelle bordeaux accatastati in un angolo fuori dall'Aula: sono gli onorevoli schienali dei nostri deputati, morbidi appoggi per chi occupa uno scranno a Montecitorio. Nessuno che molli la poltrona, beninteso, semmai sono i vetusti sedili ad essere mandati in soffitta. Priorità alla comodità, insomma, perché non è possibile che i deputati partecipino alle sedute in modo disagevole, e se poi a qualcuno viene il mal di schiena? Dunque, com'è previsto da quando la Camera ha aperto i battenti, periodicamente l'amministrazione procede al rinnovo degli arredi dell'illustre Aula. Di solito gli addetti al cambio-sedie, in grembiule d'ordinanza, lavorano di sabato o di domenica per non intralciare l'attività politica. Stavolta invece, considerato che non erano previste votazioni né sedute all'ordine del giorno e di deputati in giro c'erano davvero pochi, i vertici della Camera hanno pensato che poteva essere l'occasione giusta per le grandi pulizie, operazione montaggio e rimontaggio schienali inclusa. Ovviamente, trattandosi di un lavoraccio e per non fare torto a nessun partito (soprattutto adesso che la maggioranza è bipartisan), tocca cambiare a tutti allo stesso modo. Ma 630 sedili nuovi di zecca sono troppi in un colpo solo. Infatti, dai piani alti della Camera fanno sapere che la sostituzione avverrà poco alla volta, come stabilito dai tempi del contratto di manutenzione. E, in quanto ai costi, c'è un regolare contratto per l'appalto dei lavori stipulato dall'amministrazione di Montecitorio, ma per sapere l'importo esatto conviene aspettare, perché il maltempo, a Roma, ha rallentato anche le comunicazioni. La Casta, dunque, in barba ai tagli rifà il look ai banchi di Montecitorio. L'arredamento generale non sarà certo dissimile rispetto a quello creato dallo storico architetto Ernesto Basile, maestro del Liberty, che, agli inizi del '900, progettò Palazzo Montecitorio e ne curò l'arredamento degli interni, con i sedili in pelle rosso scuro. Però, si vede che a forza di risse e di sedute agitate degli ultimi anni, gli schienali si sono rovinati un po'. E allora, anche se c'è crisi, è arrivato il momento di cambiare. di Brunella Bolloli

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