Farrell Sotto il loden era meglio la Thatcher Ecco perché Monti non combinerà nulla
Maggie vinse la guerra contro le corporazioni e cambiò l'Inghilterra. Purtroppo per l'Italia Mario non è della stessa pasta
Da inglese residente in Italia dico: l'Italia del 2012 mi sembra l'Inghilterra del 1979. Cioè: un Paese in procinto di affogare in una palude puzzolente di privilegi sleali, statali e non. Ci vorrebbe una Margaret Thatcher per tirarlo fuori dall'acquitrino ma diciamolo: Monti non è Maggie. Bisogna liberare l'Italia dalla tirannia monopolistica di caste, ordini e sindacati e dalle giungla strozzante di leggi, norme e regole nel mercato di lavoro che la soffocano. Ci vorrebbe una Dama di ferro, insomma, con delle palle di ferro. Ma Monti, com'è messo? Sotto il loden, voglio dire.Beh, non si sa mai ma ho i miei forti dubbi che sia dotato come si deve. Vuole liberalizzare il mercato di lavoro, dice. Bravo. Ma che fa? Si agitano i farmacisti e i tassisti e tutti quanti e fa subito retromarcia. Quelli lì, mica sono i minatori britannici Mister Monti, che hanno fatto la guerra civile in nome di un'industria nazionalizzata in fallimento. Ha vinto la Thatcher ma la guerra è stata lunga e dura. E di conseguenza la sinistra inglese, distrutta, è tornata al potere solo 18 anni dopo con una versione light della destra, il New Labour di Blair. Chiedo: ma come mai in Italia, per portare un pacchetto di antibiotici dal cassetto al banco della farmacia e stangare il povero malato con prezzi alle stelle ci vuole una laurea, un cappotto bianco e un distintivo carino? Basta una ragazza qualsiasi che sa leggere, no? In minigonna, volendo. Come mai per fare il tassista ci vuole una licenza che costa più di un appartamento con vista Colosseo? Basta una patente di guida e una mappa, no? Come mai ci vuole un notaio strapagato da strozzino per stipulare un contratto per la compravendita di una casa? A proposito, che cos'è un notaio? Come mai un imprenditore con più di 15 dipendenti non può licenziare un fannullone? Nel caso della “Maggie” (pronunciato Maghi), com'era chiamata anche dai nemici, non finiva ovviamente con la sconfitta dei minatori. La dama di ferro ha liberato il mercato di lavoro in ogni settore. Prima in Parlamento, tramite delle leggi toste. Poi in piazza, tramite le forze dell'ordine che hanno tenuto dure. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, gridavano durante i tanti scioperi e manifestazioni «Maggie! Maggie! Maggie! Out! Out! Out!». Ma lei rimaneva al potere lo stesso. Per un motivo semplice: la democrazia aveva sconfitto la tirannia. La maggioranza silenziosa votava per lei. Ho vissuto quegli anni a Londra da giovane. Avevo una laurea da Cambridge ma non contava molto. Volevo fare il giornalista ma c'era crisi. Nessuno assumeva giornalisti, figuriamoci giornalisti aspiranti. Ma poi, grazie alla Thatcher, Rupert Murdoch, proprietario de The Times e The Sun, fra gli altri, ha potuto aprire la prima redazione computerizzata in Inghilterra. Ma doveva organizzare tutto nella massima segretezza! Naturalmente, una volta consapevoli di quello che ha combinato «that bloody bastard» Murdoch, i sindacati dei tipografici e giornalisti si sono incazzati come dei puma. Tutti piazza insomma a tempo indeterminato. Troppo tardi. Murdoch “lo squalo” aveva assunto una squadra di tipografici alternativi che sapevano usare la nuova tecnologia e i computer. E tanti giornalisti suoi avevano accettare la nuova redazione. Ma non tutti. Quindi, Murdoch aveva bisogno urgente di giornalisti. Sì, io Farrell da Forlì detto l'inglese facevo ero uno di questi esterni. Per The Times. Ostia! Sì, ho fatto «the scab», cioè, il crumiro. E ne sono fiero. Ogni giorno per andare al lavoro dovevo passare il picchetto dei privilegiati esclusi che mi sputavano addosso e mi sgridavano. E così, ho iniziato la mia carriera da giornalista per la stampa nazionale. Fino a quel momento avevo lavorato solo per un piccolo giornale di provincia alla caccia delle ambulanze come si dice da noi. E pensate: non sapevo neanche usare un computer! Ma ho imparato presto. Thank you Maggie! Thank-you Murdoch! Monti, chiaramente, non è fatto della stessa stoffa. E ho notato un'altra cosa nei suoi confronti. Cioè: non parla neanche l'inglese come da economista internazionale, si vanta di fare. A casa qui nella rossa Romagna guardo Sky (inglese). Ed eccolo, l'ex rettore della Bocconi, accanto al premier inglese, Cameron, alla loro conferenza stampa mercoledì scorso al 10 di Downing Street. La sua dimestichezza con la mia lingua, ve lo dico io, non era al top. Anzi. di Nicholas Farrell