Il focus sui taxi e farmacie: una mezza retromarcia
Ci saranno 5mila esercizi in più, ma no ai medicinali fascia C nelle parafarmacie. Tassisti, tutto delegato all'Autorità
Per quel che riguarda farmacie e farmacie, il pacchetto liberalizzazioni stabilisce che alle 18mila farmacie esistenti se ne dovranno aggiungere 5mila: una crescita del 22 per cento. Ci sarà un concorso straordinario, riservato a farmacisti non titolari di un esercizio. L'obiettivo è favorire la concorrenza e arrivare dall'attuale farmacia ogni 3.300 abitanti, a una ogni 2.600 abitanti circa. Il governo invierà un commissario nelle Regioni, che avranno 4 mesi di tempo per organizzare un concorso. I farmacisti, inoltre, potranno allargare l'orario di lavoro. I farmacisti potranno praticare sconti sui farmaci e sugli altri prodotti in vendita, "dandone adeugata comunicazione alla clientela". Stralciata invece la possibilità per le 'parafarmacie' di vendere farmaci di fascia C (con ricetta ma interamente pagati dai pazienti). Taxi e licenze - Sul fronte taxi e tassisti, uno dei più accesi e gravidi di polemiche negli ultimi giorni, le novità sono piuttosto incisive. Fino a quando non sarà istituita l'Autorità dei trasporti (ovvero fino al 30 giutno), sarà l'Autorità per energia elettrica e gas a decidere sulla fondamentale questione dell'aumento o delle riduzione delle licenze. L'Autorità dovrà effettuare un'istruttoria, città per città, nel corso della quale dovrà ascoltare i sindaci. Punto fondamentale è quello dell'extraterritorlalità, ovvero la possibilità per i tassisti di sconfinare, ove i sindaci lo consentano. La categoria combatte la misura, poiché teme che, per esempio, un comune vicino a Milano rilasci diverse licenze a un tassista che poi opererà esclusivamente all'interno del comune di Milano. Infine vengono assegnate le licenze part-time: i titolari potranno cedere il proprio mezzo ad altri colleghi con una licenza nelle ore e nei giorni in cui il mezzo starebbe fermo.