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Lo smemorato Gianfarco Fini: tagli sì ma non per tutti

Il Pd accusa il presidente della Camera di non aver previsto la riduzione dei privilegi per i questori: solo una dimenticanza?

Nicoletta Orlandi Posti
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Gianfranco Fini dimentica di tagliare i privilegi dei questori di Montecitorio. Parte un nuovo attacco dai parlamentari del Pd al presidente della Camera che ieri, giovedì 19 gennaio, ha presentato un nuova regolamentazione dei rimborsi (circa 3 mila 700 euro al mese) ai deputati, oggi a forfait, per l'attività politica e i collaboratori. "È estremamente positiva ed incoraggiante la decisione assunta dall"Ufficio di Presidenza della Camera in merito alla riduzione dei costi della politica nel capitolo riguardante i rimborsi per le spese dei deputati", sostengono i democratici Giorgio Merlo e Mario Pepe che però puntano l'indice: "Resta misteriosa, al riguardo, l'ennesima dimenticanza del Presidente della Camera Fini e del Collegio dei Questori nel non aver affrontato il tema degli enormi privilegi che sono appannaggio, appunto, della Presidenza della Camera e dei Questori. Sarà una dimenticanza?". La replica - Non si è fatta attendere la risposta dei sostenitori di Fini. "Al Pd vorrei ricordare - ha puntualizzato il deputato di Futuro e Libertà, Aldo Di Biagio - che la Presidenza della Camera da tempo auspica una riforma che tagli i costi della politica. Se qualche collega del Pd ha ancora dubbi e incertezze riguardo ad eventuali dimenticanze da parte della Presidenza e del Collegio dei Questori può chiedere chiarimenti al questore in quota Pd, Gabriele Albonetti: sono certo che saprà dar loro esaudienti spiegazioni". L'Ufficio di presidenza della Camera dovrebbe comunque tornare a riunirsi la prossima settimana per un'ulteriore esame delle proposte in campo. Il nuovo sistema, in ogni caso, dovrebbe entrare in vigore dalla prossima legislatura. Per quella in corso, invece, si starebbe pensando ad un regime transitorio.

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