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La "minaccia" di Napolitano Punta al secondo mandato

Il vuoto della politica, contendenti appannati e sondaggi favorevoli. Il Capo dello Stato lavora già a un Giorgio II nel 2013

Matteo Legnani
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Nessuno, nella storia della Repubblica, è rimasto al Quirinale per due mandati. Ma, mai come, oggi, ci sono le condizioni perchè l'attuale inquilino Giorgio Napolitano possa legittimamente pensare a un bis. Mentre, infatti, gli entusiasmi per l'arrivo di Monti a Palazzo Chigi si stanno spegnendo di fronte alla valanga di tasse e sacrifici chiesti dalla sua manovra, Re Giorgio resta ancora il "salvatore d'Italia", colui che l'ha traghettata fuori dall'immobilismo della crisi. Un sondaggio che è in rete sul sito affariitaliani.it da circa un mese non lascia dubbi a riguardo: il 63% dei partecipanti (poco meno di 18mila) vede con favore la permanenza di Napolitano al Colle per altri cinque anni dopo il 2013.   Poi va considerata la mancanza di contendenti, che al momento sono "appannati" o impegnati su altri fronti: Silvio Berlusconi, Pieferdinando Casini, Romano Prodi sono tornati al palo e lo stesso Gianni Letta ha perso il favore dei riflettori sotto i quali è stato per anni nel ruolo di grande mediatore tra i due schieramenti e tra Pdl e Colle. Mario Monti potrebbe uscire con le ossa rotte da un'esperienza di governo (comunque "a termine") che si sta rivelando sempre più perigliosa. Infine c'è il vuoto della politica lasciato dai partiti, che il Presidente della Repubblica è stato molto abile a riempire, guadagnandosi le prime pagine dei quotidiani stranieri e il l'immagine di "uomo forte dello Stivale" tra i protagonisti della politica straniera: da Barack Obama alla cancelliera Angela Merkel. L'ipotesi di una sua riconferma è peraltro vista con favore anche da alcuni ambienti di centrodestra, come rivela l'idea lanciata alcuni mesi fa dall'ex ministro Gianfranco Rotondi di "un accordo per la rielezione a tempo di Giorgio Napolitano, quale garante degli attuali assetti politici e di quelli che usciranno dopo le riforme istituzionali". L'unico fattore che potrebbe giocare contro un Napolitano II potrebbe essere il tempo: il Capo dello Stato va già ora per gli 87 anni e inizierebbe il secondo mandato veleggiando verso gli 89. Nessuno, nella storia della Repubblica, ha iniziato un mandato al Colle a quell'età. Ma nemmeno, nella storia della Repubblica, un Capo dello Stato era stato eletto a 81 anni come invece accadde allo stesso Napolitano nel 2006. Libero titolò, allora, "la democrazia dei pannoloni". Fra un anno il bis?  

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