Bindi, l'ex dc vieta la preghiera Fedeli fuori da Montecitorio
La presidente del Pd lo scorso 26 ottobre ha fatto cancellare la meditazione alla Camera organizzata da Paola Binetti
Pubblichiamo l'ultimo post del vicedirettore di Libero Franco Bechis tratto dal blog L'indiscreto. Tutto era pronto, e perfino annunciato sul sito della Camera dei deputati 24 ore prima. Lo scorso 26 ottobre, per celebrare il XXV° anniversario dell'incontro interreligioso di Assisi promosso da Giovanni Paolo II, la Camera dei deputati aveva invitato per una meditazione e una preghiera comune esponenti e parlamentari di ogni fede religiosa nel cortile di Montecitorio, con l'intesa che se avesse piovuto, meditazione e preghiera si sarebbero svolte in Transatlantico, davanti all'aula della Camera. La sera prima però è insorta a sorpresa Rosy Bindi, che ha mandato quasi tutto a monte. Lo si apprende ora dai verbali sommari dell'ufficio di presidenza di Montecitorio che vengono resi pubblici a qualche mese di distanza. Il 25 ottobre la Bindi si mise di traverso bollando come "inopportuno" l'incontro di preghiera che era stato organizzato dalla sua ex amica e compagna di partito Paola Binetti. Un intervento da pasdaran, quello della Bindi, che non è stato condiviso nemmeno dal presidente della Camera, Gianfranco Fini: "Ritengo che l'iniziativa in questione non possa comportare una lesione del principio di laicità correttamente inteso". Rocco Buttiglione ha provato una mediazione, e alla fine la meditazione e la preghiera (cui hanno partecipato cardinali, deputati cattolici, ma anche l'ebrea Fiamma Nirestein e l'islamica Suad Sbai), si sono tenute, confinate nell'aula più distante dagli occhi della Bindi: quella dei gruppi parlamentari nel palazzo attiguo a Montecitorio.