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La casta si fa la sanatoria per i poster elettorali abusivi

L'emendamento contenuto nel decreto milleproroghe "condona" tutte le violazioni commesse fino al 29 febbraio 2012

Matteo Legnani
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Provate voi, a fare pubblicità alla vostra azienda o al vostro negozio, appendendo cartelloni e poster pubblicitari qua e là: sulle pensiline dei mezzi pubblici, sui pali della luce, sui acssonetti e sui cestini dei rifiuti, sui muri in giro per la città. Vi arriverebbe una bella multa per affissione abusiva. Per la casta, tutto questo non vale: a ogni tornata elettorale assistiamo all'imbrattamento delle città con le foto e gli slogan di candidati e partiti. Poi, basta una bella sanatoria e ciao multe. Come quella contenuta nel decreto legge milleproroghe, che  riguarda le violazioni commesse fino al 29 febbraio 2012. L'emendamento, a firma dei relatori, è stato presentato nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera e proroga la sanatoria sulle violazioni in materia di affissioni di manifesti politici o striscioni prevista dal decreto legge milleproroghe del 2008. Il mini-condono, consente di sanare le violazioni versando per il complesso mille euro «per anno e per provincia.

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