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Monti "premier dopo il 2013": i centristi preparano il colpo

Pisanu guida i malpancisti Pdl: "Se concluderà bene il mandato, naturale proseguire con lui e un governo politico"

Andrea Turco
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Dopo aver lavorato nell'ombra con Fini e Tremonti per far cadere Berlusconi, e dopo essere stato fervente sostenitore del governo tecnico, ora Beppe Pisanu candida Monti per le elezioni del 2013. In un'intervista al Messaggero, il senatore Pdl lancia la sua idea per il futuro "Se Monti concluderà positivamente il suo mandato, sembrerà logico proporgli la prosecuzione del buon lavoro fatto in Italia ed Europa. Io non escluderei un governo di solidarietà nazionale presieduto da lui, ma composto totalmente o prevalentemente da politici". Una previsione questa, che sembra confermare le voci di corridoio secondo le quali Casini e il Terzo Polo starebbero lavorando dietro le quinte per candidare Monti alle elezioni del 2013. Pisanu lancia stilettate anche sul possibile ritorno di un "asse del nord". "Berlusconi e Bossi - spiega il senatore - da soli non bastano per avanzare una proposta plausibile per l'Italia e se provocassero le elezioni anticipate andrebbero incontro ad una bruciante sconfitta". Secondo il senatore, il sistema bipolare "è fallito ripetutamente nelle sedi parlamentari e di governo, da Prodi a Berlusconi" e quindi la soluzione giusta è proporre una nuova legge elettorale "con sistemi elettorali proporzionali come quello tedesco e quello spagnolo". In questo modo, ma questo Pisanu non lo dice, il Terzo Polo e Casini farebbero la parte del leone. Ed è al leader UDC che Pisanu riserva parole di miele. "Casini si è mosso bene. Ora deve trovare il momento giusto per mettersi a disposizione di quanti oggi in Italia sentono la necessità storica di un movimento liberaldemocratico, cattolico, laico, nazionale ed europeista".  

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