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Avanza la protesta dei forconi. A Lentini fanno a coltellate

Autotrasportatori e produttori agricoli in Sicilia, secondo giorno di blocco. Violenze contro chi vuole superare le barricate

Nicoletta Orlandi Posti
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Seconda giornata di proteste degli autotrasportatori siciliani dell'Aias e dei produttori agricoli del Movimento dei forconi. Non senza problemi. Al culmine di un violento alterco ha ferito con una coltellata al volto uno dei manifestanti che voleva impedirgli di superare il blocco organizzato dagli autotrasportatori. Per questo motivo un venditore ambulante di frutta di 32 anni di Catania è stato denunciato con le accuse di lesioni e porto abusivo di arma da taglio. La vittima, un bracciante agricolo lentinese anche lui di 32 anni, è stato soccorso e condotto all'ospedale civile di Lentini e giudicato guaribile in 25 giorni. È intervenuta la polizia. Non solo. Momenti di tensione si sono verificati anche a Gela, quando i manifestanti, durante un corteo, hanno chiesto ai commercianti di abbassare le saracinesche dei loro negozi in segno di solidarietà. La vetrina di una tabaccheria è stata mandata in frantumi perchè il titolare si sarebbe rifiutato di chiudere. Continuano ad aumentare - Intanto aumenta la presenza di camion e mezzi pesanti ai caselli in entrata e uscita da Messina. Presidi sono stati organizzati ai caselli di Divieto a Villafranca Tirrena sull'autostrada Messina-Palermo e Tremestieri sul versante opposto. In entrambi i sensi di marcia è stato creato un varco dove le auto, i pullman e gli altri mezzi transitano con qualche rallentamento. A Palermo i padroncini continuano a presidiare il porto. A Catania tir bloccati in fila all'uscita del casello autostradale di San Gregorio, sia in direzione Catania, sia in direzione Messina. Tra le ragioni della protesta l'aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata. In provincia di Siracusa hanno trascorso la notte dentro le tende i manifestanti riunitisi sotto la sigla di 'Forza d'urto'. Permangono i presidi sulla statale 114, a ridosso dell'ingresso della raffineria Isab Nord di Priolo, in contrada Spalla, tra Siracusa e Priolo, agli svincoli autostradali di Avola, Rosolini e Lentini e sulla statale "194". Stop alla raffineria - Il movimento ha trovato il sostegno di alcune associazioni ambientaliste locali che, insieme ai padroncini e ai produttori, hanno creato un blocco sulla statale 114. Blocco dei tir anche in provincia di Caltanissetta. A Gela i camionisti, stazionano con i loro mezzi nei pressi della Raffineria, lungo la statale 115 che collega Gela a Vittoria, all'altezza di Ponte Olivo e all'entrata della città, esattamente all'imbocco di via Venezia, provenendo da Catania. Anche se la protesta è pacifica vi sono dei rallentamenti per la circolazione stradale con attese per gli automobilisti che variano da un'ora a mezz'ora. I lavoratori delle aziende dell'indotto del petrolchimico, stanno invece bloccando l'ingresso dei turnisti all'interno della raffineria. La situazione comunque è sotto controllo, grazie al servizio d'ordine coordinato dalla Polizia su tutto il territorio. Un sit-in è stato inscenato davanti al municipio di Gela in segno di protesta nei confronti della classe politica. Un altro presidio dei tir, si trova alle porte di Caltanissetta. I camionisti stazionano lungo la 640, che collega Caltanissetta ad Agrigento, nei pressi dell'Hotel Ventura e all'altezza del ponte Capodarso. Bloccati i binari - Sospesa, dalle 10 di stamattina, la circolazione ferroviaria sulla linea Palermo-Messina per l'occupazione del passaggio a livello della stazione di Santa Flavia da parte di diversi manifestanti che aderiscono al blocco messo in atto dagli autotrasportatori dell'Aias, dai produttori agricoli del Movimento dei forconi e da oggi dai pescatori. Pesanti i disagi per i viaggiatori sia per quelli a bordo dei treni sia per quelli in partenza. Trenitalia ha attivato un servizio sostitutivo con bus.

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