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Pisapia, primo giorno AreaC Una via crucis agli sportelli

A Milano ha debuttato il nuovo eco-ticket in centro. Al Comune 200mila euro, ingressi in calo del 32% e delirio agli uffici

Giulio Bucchi
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Bilancio del primo giorno di AreaC a Milano: il sindaco Giuliano Pisapia grazie all'ecotassa sull'automobile in centro ha diminuti gli ingressi del 32% e fatto incassare al Comune 200mila euro. In cambio, 40mila auto sono rimaste fuori dalla cerchia dei Bastioni ed è stato caos ai call center e agli sportelli di assistenza per registrare le targhe. Milanesi contro Pisapia: "Area C una cavolata". Il video su LiberoTv A cavallo per non pagare il ticket: il video su LiberoTv La via crucis agli uffici: di seguito l'articolo di Costanza Signorelli «State calmi, risponderemo a tutti. Ma per favore state calmi e mettevi in coda». Così l'addetta del Comune cerca invano di placare la furia dei residenti che in centinaia si sono recati, nella mattinata di ieri, all'ex Cobianchi in piazza Duomo a Milano. È qui, infatti, che gli abitanti nella cerchia dei Bastioni devono registrarsi per ottenere i 40 pass gratuiti e la successiva tariffa agevolata (2 euro anzichè 5) per l'ingresso nella cosiddetta «Area C». La nuova gabella targata Pisapia che prevede un esborso di 5 euro per tutte le auto che entrano in centro a Milano (salve rare eccezioni). L'Ufficio comunale appositamente allestito per i residenti, non fa in tempo ad aprire i battenti che è già nel caos: una folla di persone si accalca nella sala d'attesa, armata di carte, moduli e documenti e c'è addirittura, chi è in coda dalle 6.30 della mattina. La corsa all'ultimo minuto per mettersi in regola? Macché. «È colpa del Comune» spiega una signora. «Non ci hanno permesso di registrarci prima e hanno aperto questo ufficio solo oggi. Peccato che la data coincida con la partenza ufficiale del provvedimento». In realtà, oltre le tempistiche fuori tempo massimo, le ragioni della totale confusione che ha regnato in Piazza Duomo sono molte. «È una vergogna. Sono qua da due ore e hanno registrato solo 15 persone» s'infuria un abitante di Via Solferino. «E sa perché? Fino alle 10.30 c'era solo uno sportello attivo». «Sono degli incompetenti» gli fa eco un altro. «Sono dovuto tornare due volte perché mi hanno dato un elenco incompleto e mancavano dei documenti». Aggiunge una signora: «Per oltre due ore ci hanno distribuito moduli sbagliati! La gente li ha già compilati ed è andata via: che fine faranno quelle registrazioni?». E se l'Ufficio di Duomo ha creato diversi problemi, non se la sono passata meglio quelli che hanno  cercato di accedere al servizio di informazione 02.02.02. Il sito www.areac.it continuava a bloccarsi per i troppi accessi e il centralino del Comune di Milano ha singhiozzato per tutto il giorno alternando interminabili attese a momenti di tilt completo. Del resto era più che prevedibile: solo nella giornata di ieri si sono registrati ottomila acquisti di ticket e novemila registrazioni tra residenti (7.000) e commercianti e artigiani (2.000), per un totale di 17.000 operazioni. Insomma, un traffico degno di mandare in crash il migliore dei sistemi. E così, nonostante il tentavo della giunta Pisapia di dipingere l'Area C già come un successo, lo stesso Assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran non ha potuto tacere i disagi: «L'afflusso di persone presenti è stato superiore alla capacità dell'ufficio. Invito i cittadini a non avere fretta, per registrarsi ci sono due mesi di tempo». Giornata ai limiti del collasso anche per i centralini dell'Unione artigiani della provincia di Milano, al quale si sono rivolti quasi 2.500 artigiani che chiedevano delucidazioni e conferme sulle modalità per registrare il proprio mezzo in modo da poter usufruire della tariffa agevolata.

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