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Maroni, due ore con Bossi: "Grazie alla base della Lega"

Vertice Bobo-Senatùr in via Bellerio. L'ex ministro da Fazio: "Sono stato colpito in modo assurdo. Non sto simpatico a qualcuno"

Andrea Tempestini
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Più di due ore nella sede di via Bellerio. Quello di oggi pomeriggio (terminato senza rilasciare commenti) è stato il primo faccia a faccia tra il numero uno e il numero due della Lega, dopo le accuse e le incomprensioni dei giorni scorsi culminate nel divieto disposto per l'ex ministro dell'Interno a partecipare da solo a incontri coi militanti. L'ex ministro dell'Interno, ieri, è stato ospite dei Fabio Fazio a "Che tempo che fa", dove si è sfogato: "Sono stato colpito da una fatwa incomprensibile. Che cosa c'è di peggio di non poter incontrare i propri militanti, il popolo? Non so da dove sia arrivato, forse c'è qualcuno a cui non sono simpatico nei piani alti della Lega". Così l'ex ministro dell'Interno alla trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo che fa, definisce il provvedimento subito da Umberto Bossi, che gli aveva imposto di non organizzare più comizi nei quali potesse parlare da solo ai militanti. Il Senatùr ha poi ritirato la disposizione, soptratutto grazie alla reazione del popolo leghista. "C'è stata una risposta d'affetto e oltre 200 inviti a partecipare a comizi, che onorererò tutti. La reazione ha dimostrato quanto affetto c'è per me. E questa reazione spontanea ha spinto Umberto Bossi a ritirare il provvedimento. Da domani riprenderò a incontrare i militanti", ha sottolineato Maroni domenica sera. Per l'ex ministro, insomma, l'incidente con Bossi è da considerarsi chiuso: "Già da domenica prossima dobbiamo far sentire il nostro dissenso nei confronti del governo Monti. Tutta la vicenda di ieri la considero chiusa. Ora guardo avanti". "Da soli alle amministrative" - Da Fazio, Maroni si spende poi in una critica al governo di Mario Monti: "Contestiamo il governo Monti per le cose che ha fatto. Ha sostituito equità-crescita-rigore, che erano le parole d'ordine, con tasse-tasse-tasse". Poi nel mirino le proposte sull'immigrazione: "Lo ius soli, una specie di indulto... tutte cose per noi negative. La Lega - ha proseguito Bobo - è l'unica opposizione: l'Idv non è opposizione, perché ha votato la fiducia al governo, anche se è contraria a tanti provvedimenti. Svolgiamo un ruolo fondamentale per una democrazia, quello di rappresentare l'opposizione". Sulle alleanze Maroni ha ribadito di essere favorevole al fatto che alle prossime amministrative la Lega Nord corra da sola. Infine una battuta sull'affare Cosentino, il parlamentare Pdl per il quale è stata respinta la richiesta di autorizzazione a procedere. "erchè un parlamentare deve essere trattato in modo diverso rispetto a un cittadino normale? È questo che fa arrabbiare la gente. Se Cosentino fosse stato un cittadino normale sarebbe stato condannato", ha ripetuto Maroni.

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