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Il prof difende i controlli: "Io sto con i finanzieri, vigilerò sugli abusi"

Monti: "Voglio assicurare il mio appoggio agli uomini della Guardia di Finanza, anche se la pressione fiscale è alta"

Giulio Bucchi
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Un grazie "agli uomini e alle donne della Guardia di Finanza e della agenzia delle entrate", cui "voglio assicurare il mio appoggio". Così Mario Monti, da Reggio Emilio per celebrare il 215° anniversario del Tricolore, scende in campo sulle ispezioni fiscali a Cortina che tanto hanno fatto discutere in questi giorni. Il premier da un lato riconosce "la pressione fiscale eccessiva" che rischia di scoraggiare gli sforzi produttivi, e soprattutto la necessità di "accertamenti rispettosi dei diritti individuali. Su questo vigilo e vigilerò". Niente dagli all'evasore, niente corsa folle allo stato di polizia (tributaria). Ma è anche vero, ribadisce con forza Monti, che le tasse sono alte per colpa proprio degli evasori: "Le mani in tasca agli italiani le mettono loro - incalza -, sono inammissibili i sacrifici se c'è chi evade il fisco". Quindi, avanti con i controlli. Dopo Cortina ora sarà il turno di altre località turistiche ad alto tasso di ricchezza: da Capri alla Versilia, fino alle città d'arte.

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