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Sarkozy scarica la Merkel: Parigi sta con Monti

Vertice all'Eliseo, "accordo totale" su crisi e governance dell'Eurozona. La linea rigorista di Berlino vacilla: 20 gennaio a Roma vertice trilaterale

Lucia Esposito
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Mario Monti, missione compiuta. Alla fine, la strategia del premier di tirare al proprio fianco Nicolas Sarkozy almeno apparantemente è riuscito: il presidente francese, incontrato oggi pomeriggio a Parigi nel faccia a faccia all'Eliseo, si schiera con l'Italia nella linea anti-rigorista contro la Germania. Non è una posizione da furbetti, ma da pragmatici. "Ogni stato membro faccia la propria parte per salvare l'euro e l'Eurozona", hanno ribadito i due leader in coro, con il professore che ha sottolineato gli "sforzi eccezionali, senza pari" fatti per chiudere il 2013 in pareggio di bilancio e con un avanzo primario del 5 per cento. E di "piena sintonia" con l'Italia parla Sarkò, che nelle ultime settimane ha perso gran parte della baldanza degli scorsi mesi. Monti "ispira fiducia negli altri capi di stato europei", l0 ha riverito Sarkò confermando in qualche modo la leadership italiana nella "battaglia contro la Germania". Una battaglia diplomatica, naturalmente. E l'Eliseo prende già posizione. "Crediamo nell'euro e nell'Europa e c'è bisogno che ognuno prenda le decisione necessarie", avverte Sarkozy ed è un avvertimento che fila diritto a Berlino, dalla cancelliera Merkel. Perché, fa sapere il presidente transalpino, "Francia e Italia condividono le vedute sull'Europa". E per impedire che vada a fondo c'è solo un modo: convincere la Germania a fare un passo indietro e aiutare chi è in difficoltà. Perché la crisi è contagiosa e nemmeno Berlino può considerarsi al sicuro. Mano nella mano  - Monti, come da sua abitudine, ha usato toni soft per esprimere concetti forti, decisi. "L'Italia lavora mano nella mano con la Francia così come con la Germania per proseguire insieme verso la costruzione europea. E' molto importante  aiutarci l'uno con l'altro a fare in modo che gli sforzi che ognuno porta avanti nelle politiche economiche nel proprio paese trovino un riconoscimento pratico nei mercati finanziari. Questo esige che si eliminino i dubbi che caratterizzano in questo momento la zona euro quanto al suo futuro. Proseguiremo in modo sempre più intenso questa cooperazione costruttiva". Come dire, Berlino metta da parte ambizioni egemoniche ed egoismi da superpotenza. Con il premier francese François Fillon, incontrato prima di Sarkozy, si è confermata la volontà di Parigi di procedere al varo della Tobin Tax. L'attenzione del premier italiano è sempre sulla concertazione. "Nella situazione attuale - ha aggiunto - non basta più che ognuno faccia bene il suo lavoro in casa propria L'intesa tra Francia e Italia non soltanto su temi bilaterali ma, e ciò è particolarmente importante, su come costruire la costruzione europea e sulla sua governance è totale". Vertice trilaterale - L'appuntamento decisivo sarà il vertice trilaterale tra Monti, Sarkozy e Merkel ci sarà. A confermare data (20 gennaio) e luogo (Roma) è stato il presidente francese. Per quella data, il premier italiano avrà già incontrato sia la Merkel sia il premier inglese David Cameron e spera così di poter arrivare con tutte le carte in regola per imporre a Berlino la linea preferità da gran parte dell'Europa. Meno rigore, più elasticità e soprattutto strumenti eccezionali per far fronte a una crisi eccezionale, che rischia di mandare kaputt non solo l'Italia, ma l'euro e l'Eurozona tutta. La data dell'ultimo appello è poi il 30 di questo mese, quando gli stati maggiori dell'Eurogruppo si riuniranno per capire se l'Unione e la moneta unica hanno ancora un futuro oppure no. 

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