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Piazza Affari, altro rosso. Titoli di stato a quota 527, "ma l'euro non morirà"

A Milano la Borsa chiude a -0,82%. Per Unicredit è crollo senza fine. Spread tra Btp e bund sale ancora. Fmi: "2012 duro, però..."

Lucia Esposito
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La prima settimana borsistica del 2012 si chiude nel segno dei ribassi e Milano, dopo ieri, torna a fare i conti con una flessione che interesse soprattutto il comparto bancario. Piazza Affari, dopo aver provato il rimbalzo in mattinata, chiude cedendo lo 0.82%, mentre Francoforte perde lo 0,62%. Cali frazionali per Parigi (-0,24%), Madrid (-0,49%) e Amsterdam (-0,26%), in controtendenza Londra (+0,45%) e Lisbona (+1,70%). Sui titoli di Stato italiani ancora tensione. Lo spread fra Btp decennali e Bund continua ad allargarsi. Il differenziale, che ha aperto a 522 punti e fatto segnare un massimo di 529,52 punti, chiude a 527 punti. In media i volumi di scambi a Piazza Affari, oltre 1,6 miliardi di controvalore, in una giornata borsistica contrassegnata dalle vendite sul comparto bancario e assicurativo. Unicredit ancora giù - Ribasso a due cifre per la terza seduta consecutiva per Unicredit, peggior titolo del Ftse Mib. L'istituto guidato da Federico Ghizzoni cede l'11,12% a 3,982 euro dopo il via libera del cda all'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro. Cali anche per Bpm a 0,2615 euro (-4,39%) e Intesa Sanpaolo a 1,137 euro (-4,37%), seguiti da Bper a 5,005 (-3,56%). Ribassi sostenuti per Mps che lascia sul terreno il 2,66% a 0,2302 euro, così come per Banco Popolare (-2,61% a 0,8765) e Ubi banca (-2,32% a 2,86). Calo frazionale per Mediobanca a 4,106 (-0,87%), in affanno pure il comparto assicurativo. Fiat chiude a 3,978 euro (+2,31%), in territorio positivo anche Fiat Industrial a 6,975 (+0,14%) e la holding Exor a 15,76 euro (+0,45%). Sull'All Share ancora un altro sprint per Premafin che chiude a 0,2905 euro (+14,82%), mentre Fonsai cede il 5,86% a 0,635 euro. Allarme smentito - L'euro non sparirà nel 2012. Lo ha detto il numero uno del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, durante una conferenza stampa a Pretoria. "Nel 2012 ci sarà la fine dell'euro? La mia risposta è che non lo credo. La moneta unica non sparirà o si dissolverà nel 2012". All'interno della zona euro, ha sottolineato la Lagarde, "ci sono pressioni gravi e questioni relative al debito sovrano e riguardanti il sistema bancario che si stanno affrontando".

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