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Prof nazista di Torino minaccia stragi di ebrei e immigrati

Insegnente liceale si sfoga dopo la censura del social network: "Pagherete col sangue. Perché mi spiate? Lo fate per Repubblica?"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Torino, professore su facebook minaccia stragi di ebrei e immigrati": è il titolo di Repubblica.it che il professore citato nell'articolo, Renato Pallavidini, di Torino, ha linkato sulla sua bacheca di Facebook, cliccando poi sul tasto "mi piace". La strage di ebrei minacciata nella sinagoga di Torino e le foto di Hitler e del Duce da lui pubblicate on line oggi sono sparite. Ma restano le foto e altri post e commenti di stampo antisemita e neonazista del professor Pallavidini, 55 anni, insegnante di liceo che in passato era già stato accusato di negazionismo. La manifestazione - "Americani e servi di sion che mi state controllando dalla California! E che cancellate ogni mio scritto sulla bacheca! Arriverà anche per voi il momento di pagare con il sangue il vostro essere!", scrive in un recente post. Sulla bacheca del gruppo dal nome 'Commemorazione morte del nostro amato duce', scrive: "Occorre organizzare una straripante e ben inquadrata manifestazione per il 28 ottobre 2012 che accomuni, senza divisioni, tutti i gruppi che si richiamano ai valori del Fascismo. E occorre muoversi con tempestività e discrezione!". Facebook non è forse il luogo migliore per agire "con discrezione", ma proprio oggi, giovedì 5 gennaio, Pallavidini aggiunge un commento che insuna il dubbio di essere spiato: "Per quale motivo alcune pagine della mia bacheca, che contengono affermazioni forti, sono visibili a tutti, sul web, digitando il mio nome? Dovrebbero essere visibili solo dagli amici, non dai giornalisti di Repubblica che poi telefonano per chiedertene spiegazione!".  

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