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Andrea, la gatta sopravvissuta alla camera a gas trova casa

La randagia, secondo le leggi dello Utah, non avrebbe diritto di vita. Condannata per due volte a morire è sempre scampata

Nicoletta Orlandi Posti
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Sopravvissuta alla camera a gas, ben due volte, ha trovato casa, padroni, cibo e vive serena la sua terza esistenza. È questa la storia di una gatta, di nome Andrea, randagia, che secondo le leggi dello Utah, in quanto abbandonata, non avrebbe diritto alla vita. Per questo dal mese di ottobre è stata condannata alla camera a gas - la pratica mostruosa   è legale in molti stati americani, ma anche in Giappone per esempio  - a West Valley City, la cittadina dello Utah (Usa). Ma Andrea ha dimostrato la proverbiale longevità dei gatti, ed è scampata alla morte per ben due volte. Nel mese di ottobre, racconta il Telegraph, una delle ronde del centro che dà asilo agli animali abbandonati della cittadina di West Valley City, contea di Salt Lake, Utah, aveva raccolto una piccola gatta randagia, dal pelo nero e lungo e due macchie sul collo e sulla pancia. Al rifugio, dove era stata portata  fu chiamata Andrea: dopo 30 giorni, come la legge dello stato vuole, se nessuno ne reclama la proprietà, o si offre di adottare l'animale. Ma nessuno era arrivato per Andrea, avviene la soppressione. L'eutanasia dei randagi nello Utah è praticata con la camera a gas. A cui difficilmente cani e gatti sopravvivono. Andrea però è uscita indenne al primo tentativo. Così è stata sottoposta a una seconda somministrazione di gas: il cadavere di Andrea era stato messo in un sacchetto di plastica e riposto in una cella frigorifera a 40 gradi sotto lo zero. Ma alla riapertura del frigo, dopo un tempo non precisato, la gatta era ancora viva. Sopravvissuta al gas e al gelo e finalmente degna di vivere. Ora ha una famiglia felice di occuparsi di Andrea. di Daniela Mastromattei

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