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Roma, padre e neonata uccisi Viminale: in arrivo 130 agenti

Due cinesi uccisi per rapina a Tor Pignattara per 5.000 euro. Alemanno: "Belve". Il ministro Cancellieri: "Lo stato è presente"

Nicoletta Orlandi Posti
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Hanno gridato: "T'ammazzo come un cane". E lo hanno fatto, senza risparmiare la vita della figlia, di appena nove mesi. Finisce così la tentata rapina a una famiglia di cinesi in via Giovannoli, nel quartiere di Tor Pignattara a Roma. Tre i colpi esplosi senza pietà dai malviventi, due romani, al tentativo di Zhou Zheng di reagire allo scippo della borsa della moglie con l'incasso del che avevano appena chiuso: 5 mila euro. L'uomo di 31 anni è stato colpito all'addome ed è morto sul colpo, mentre la bimba, raggiunta da un proiettile alla testa tra le braccia della mamma, è deceduta durante il trasporto in ambulanza all'ospedale San Camillo. La signora Zheng Lia, 26 anni, che si trovava con l'uomo e la figlia, si è invece salvata, riportando alcune ferite a un braccio. Nel pomeriggio il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha assicurato che "le bestie verranno catturate" e ha chiesto al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e i vertici delle Forze dell'Ordine di decidere insieme alla magistratura misure emergenziali per riprendere il controllo del territorio. E il ministro, al termine della riunione al Viminale, ha assicurato: "Lo Stato a Roma è presente e lo dimostrerà". Pronto l'invio di altri 130 agenti. Guarda le immagini nella Gallery "Roma come il Far West" Le indagini - I carabinieri stanno setacciando il quartiere di Tor Pignattara dopo aver sentito i primi testimoni che, uditi gli spari, hanno chiamato il 112. Sarebbero due i rapinatori che hanno compiuto l'agguato, poi fuggiti a a piedi con il volto travisato da caschi integrali. Il cinese ammazzato era proprietario di un bar e di un money transfer ed è probabile che i rapinatori mirassero all'incasso della giornata, ma non è escluso che i due abbiano agito per altri motivi. La dinamica - La famiglia, che abitava nel quartiere multietnico di Tor Pignattara, stava rientrando a casa a piedi poco prima delle 22 dopo aver chiuso il locale di famiglia, a pochi metri. Il terrore è cominciato proprio mentre la donna, Zeng Lia, stava per aprire il portone del palazzo in via Giovannoli. Suo marito teneva in braccio la loro figlioletta di sei mesi. I rapinatori, che li avevano pedinati, non hanno avuto scrupoli: hanno tentato di portare via la borsa alla donna ma i due cinesi hanno reagito. "T'ammazziamo come un cane", hanno detto i malviventi a Zhou Zheng. Prima hanno ferito lei con un taglierino, poi gli spari al cuore contro suo marito e la figlia, colpita alla fronte. Lui è caduto in terra con la bimba ed è morto sul colpo. "Erano delle belve", ha ripetuto la donna con il terrore ancora negli occhi. Alemanno: "La pazienza è finita" - Il sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto sul duplice omidio: "L'ultimo tragico episodio di violenza che ha portato  alla morte di una bambina di pochi mesi e di suo padre è  veramente troppo. La pazienza di Roma e dei romani è finita. Ci sono belve criminali che agiscono nella nostra città che devono essere fermate a tutti i costi" ha dichiarato il primo cittadino della Capitale. Di diverso tenore i commenti del Pd che attraverso il senatore Ignazio Marino chiedono le dimissioni del sindaco. "Gianni Alemanno, che ha fatto della lotta alla criminalitá e della sicurezza  il suo primo impegno verso i cittadini proprio per essere eletto sindaco - spiega Marino - ammetta il suo fallimento e, dimostrando  serietà, assuma le decisioni conseguenti: si dimetta da un ruolo che non è assolutamente nelle condizioni di esercitare". Cancellieri: "Lo Stato c'è" - Oggi al Viminale è stato soprattutto il giorno dell'incontro tra il ministro dell'Interno Cancellieri e i vertici delle Forze dell'ordine. "Non dobbiamo trascurare alcun ambito o settore concentrando, come ha proposto il Capo della Polizia, una più incisiva e visibile operatività delle forze dell'ordine su obiettivi territoriali mirati", ha spiegato al termine del summit la Cancellieri, giurando che lo Stato è presente e lo dimostrerà". Risultato: "Un'ulteriore e decisa intensificazione delle azioni di prevenzione e contrasto", garantita da un "immediato incremento su Roma delle unità delle forze di polizia", da quantificare in almeno 130 agenti in più sul territorio della Capitale.

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