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Scilipoti Ecco la denuncia dell'ex portaborse: "Sfruttato giorno e notte per 600 euro al mese"

La denuncia dell'ex collaboratore: "Lavoravo dal mattino alle undici, domeniche incluse, e mi pagava con un assegno bancario"

Andrea Turco
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La Commissione Giovannini con i suoi dati sui costi della politica ha di fatto scoperto quel velo di ipocrisie e reticenze che avvolgono il Parlamento. Ora che si è fatta luce escono dall'ombra quei collaboratori, sottopagati o come è avvenuto spesso, pagati in nero, che tutti noi conosciamo come portaborse. Il più battagliero di tutti è Vincenzo Pirillo, consulente del lavoro che ha lasciato l'onorevole Domenico Scilipoti perchè "stufo di essere sfruttato". Pirillo, come riporta il Corriere, racconta che per un anno ha lavorato al fianco di Scilipoti, dal mattino alle undici di sera, sabato compreso. La domenica era occupata da trasferte in Sicilia per partecipare a convegni e comizi, il tutto senza un rimborso spese. Il compenso? "Prendevo 600 euro al mese, versati quasi sempre con assegno bancario del deputato e corrisposti come pagamento di contratti a pagamento". Uno stipendio che non basta se si vuole mantenere una famiglia. Ora che gli altarini sono stati svelati in molti usciranno dall'ombra come ha fatto Pirillo che è pronto a far sentire la propria voce dichiarando "Per me la priorità è la battaglia di categoria, non il mio caso personale".

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