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Lo scherzetto del professore: toglie i contanti ai pensionati

Da 7 marzo basta cash per 450mila anziani che ricevono più di mille euro. Inps manda una lettera: fareci sapere come pagare

Lucia Esposito
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Alla fine non sai se sia peggio la cura del male. Perché la ragione ufficiosa, ma ha tutto il sapore di essere fra quelle verosimili,  del blocco del pagamento in contanti delle pensioni  superiori a mille euro, al di là dei richiami dell'Europa, della trasparenza e della tracciabilità, sta tutta in questa affermazione del presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. «L'uso del contante è rischioso per i pensionati stessi. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati del 17% rispetto al 2010», dice il responsabile dell'ente, «ricevere la pensione sul conto corrente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente».  E sì, come no, adesso la vera battaglia non è contro i grandi evasori, ma contro i rapinatori degli uffici postali. Come  se fossero loro il vero danno dei conti pubblici.I  pensionati, invece, sono i grandi evasori.  Ma ce la vedete la signora Maria, la pensionata di 75 anni che abita accanto a casa vostra, che tutte le mattine va al mercato per cogliere le occasioni del giorno per mettere insieme il pranzo con la cena (quando non il pasto unico, unico modo per sopravvivere), trattare con la banca per aprire il conto sul quale versare la pensione e poi doversi recare al bancomat per prevelare i contanti per fare la spesa? O il  signor Mario, 80 anni ex dipendente dello Stato, che dovrà lottare con il conto on-line per dare la paghetta al nipote? Già,  la rete. Quante truffe avvengono on line? E quanti sono i bancomat clonati? Questa non è fantascienza, è pura follia. Eppure il governo Monti non smette di stupire,  soprattutto i pensionati. Sconcertati sino a ieri, impauriti e  imbarazzati da oggi. Figuriamoci poi quando riceveranno la lettera dell'Inps che gli comunica la bella novità. L'ente presieduto da Mastrapasqua ha appena inviato una lettera ai 450.000 pensionati con importi complessivi di pensione superiori a 1.000 euro che ricevono ancora la prestazione in contanti, invitandoli a indicare nuove modalità di riscossione entro febbraio. Il canale del contante attraverso l'ufficio postale rimarrà ancora utilizzabile per   1.750.000 pensionati che ricevono trattamenti pensionistici in contanti inferiori a 1.000 euro. La misura è prevista dalla manovra correttiva approvata a dicembre. Insomma, un altro bel colpo  di genio del governo Monti e della ministra piangente, Elsa Fornero . Quella legge ha stabilito che le pubbliche amministrazioni devono utilizzare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale, per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi di importo superiore a mille euro, un limite che potrà essere modificato in futuro con decreto del ministero dell'Economia). L'adeguamento alle nuove modalità di pagamento dovrà avvenire entro il 6 marzo 2012. Ma i sindacati non ci stanno e protestano duramente. Il segretario generale della Spi-Cgil, Carla Cantone, parla di provvedimento «del tutto incomprensibile». «In questo modo, i pensionati», spiega la sindacalista, «saranno obbligati per decreto ad aprire un conto corrente bancario o postale». E più di uno parla di «favore fatto alle banche», come se ne avessero bisogno. Dura anche  la posizione della Uil. «Al di là dell'aspetto formale della mancata comunicazione ufficiale al Civ dell'Inps»,  sostengono Rocco Carannante e Luigi Scardaone, «si pone un problema serio per centinaia di migliaia di pensionati il cui reddito è già ai limiti della sussistenza». La sensazione è che tanto a Palazzo Chigi quanto all'Inps non vi sia la consapevolezza di questo dato. Altrimenti  non si spiega l'esortazione del presidente dell'Inps: «Lancio un appello al sistema bancario e postale», sostiene Mastrapasqua, «perché trovi prodotti senza costi per i pensionati». Due  dati: i pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni (450.000 con trattamenti superiori a 1.000 euro e 1.750.000 con trattamenti inferiori a questa cifra) a fronte dei 3,5 milioni che erano nel 2008. Nel complesso i pensionati Inps sono 13,8 milioni. Prima di varare il provvedimento il governo non poteva attivarsi con le banche e la Posta? Errare è umano, ma perseverare è diabolico. E con le pensioni  siamo  già oltre. di Enrico Paoli

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