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Calderoli: 'Capo Stato è come Cetto Laqualunque'. Bufera

L'ex ministro all'attacco di Napolitano: "Discorso come quello del personaggio di Albanese". Dure le reazioni dei partiti

Andrea Tempestini
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La Lega torna ad essere nell'occhio del ciclone. Questa volta, a suscitare le critiche dei partiti nei confronti del Carroccio non è l'atteggiamento tenuto in Parlamento, ma un commento di uno dei 'big' di via Bellerio, Roberto Calderoli, che paragona Giorgio Napolitano a Cetto Laqualunque, il personaggio comico-satirico creato da Antonio Albanese. Le parole di Calderoli - "Sembra il discorso di Cetto Laqualunque, un messaggio tratto dal film Qualunquemente", afferma Calderoli dopo aver ascoltato le parole del Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno. Ma dopo l'uscita dell'ex ministro della Semplificazione, ci pensano il capogruppo a Montecitorio, Marco Reguzzoni e Matteo Slavini a rincarare la dose. Il primo boccia senza appello l'intervento di Napolitano: "Molta retorica e poca sostanza". Non è da meno l'eurodeputato Salvini: "Stavo preparando il risotto alla salsiccia e non ho ascoltato il discorso di Napolitano". Per poi aggiungere: "Non mi sento affatto rappresentato da questo Capo dello Stato".   Le repliche dei partiti - Dure le reazioni dei partiti alle parole di Calderoli. L'Idv, con Felice Belisario, intende denunciare Umberto Bossi per "vilipendio del capo dello Stato". Il Pd, da par suo, stigmatizza una "campagna inaccettabile di denigrazione". Va giù duro anche il Fli, che non invita a prendere sul serio il Carroccio. Per Italo Bocchino, vicepresidente futurista, "il paragone fatto da Calderoli è irriverente ma le sue dichiarazioni festive non possono essere prese sul serio". Il Pdl, da par suo, preferisce mantenere toni bassi per evitare un'ulteriore polemica con l'ex alleato.  

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