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Parla Mario e lo spread si impenna

Titoli di stato senza pace. Prima del sì del Senato il differenziale cala a 480, dopo l'approvazione schizza a 497

Giulio Bucchi
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Il Senato discute su Monti e lo spread cala. Parla Monti, passa la fiducia e lo spread si impenna di nuovo. E' il triste destino del premier: ogni suo sforzo rischia di venire annullato dalla speculazione. Prima che il decreto salva Italia ottenesse il sì definitivo di Palazzo Madama, il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi era sceso a quota 480 con rendimento dei titoli decennali al 6,76 per cento. Dopo aver preso la parola (e ricordato che senza di lui gli italiani sarebbero attesi "da sacrifici ancora maggiori") il premier incassa sì la fiducia ma anche un altro duro colpo dallo spread, che torna ai livelli della mattinata a quota 497 punti, vicinissimo alla soglia critica di 500, con un rendimento al 6,82 per cento.  

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