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Pecore I pastori sotterrano l'ascia di guerra: regalano un ovino targato Fli a Gianfranco Fini

Il presidente della Camera aveva parlato per la Lega di "fischi da pastori" e i pecorai si erano arrabbiati: oggi la pace

Giulio Bucchi
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Dai "fischi da pastori" alla pecora regalata a Gianfranco Fini: finisce così la querelle a distanza tra il presidente della Camera e leader Fli e l'Associazione Allevatori Ovicaprini, che si era detta offesa per l'espressione usata a Montecitorio da Fini per bollare i deputati leghisti in subbuglio. "Siamo persone serie, noi", avevano scritto in una lettera indirizzata all'ex leader di An, chiedendo un po' più di rispetto. Nella missiva si invitava il presidente a prendere a cuore i problemi dei pecorai e a visitare le stalle e gli stazzi in Abruzzo. Fini risponde, sempre via lettera, dicendo di "cogliere pienamente la fierezza dei pecorai d'Abruzzo". Il presidente dell'Associazione Nunzio Marcelli, soddisfatto, ha fatto dono al presidente della Camera di agnello biologico dei parchi, formaggi e ricotte affumicate. "E sarà una nostra pecora, alla quale per l'occasione abbiamo dato il nome di Futura, a portare tutto questo a Montecitorio", fanno sapere i pastori abruzzesi.

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