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Il premier si vanta: Senza di me sacrifici maggiori per gli italiani"

Premier al Senato per la fiducia: "Sacrifici significativi ma inferiori a quelli che verranno se la crisi non finisce. Non pagano sempre i soliti noti"

Andrea Tempestini
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Il premier Mario Monti parla al Senato prima dell'ultimo voto di fiducia sulla manovra, che secondo il Professore permetterà all'Italia di affrontare "a testa alta la crisi", anche perché "l'avanzo primario del Paese non ha eguali in Europa". Monti ha sottolineato che con la crisi l'Italia è tuttora in "un contesto di criticità", e ha poi invitato il Belpaese ad avere fiducia e a sottoscrivere i titoli di Stato italiani. "Chiediamo con la manovra sacrifici significativi - ha aggiunto - ma inferiori a quelli che dovremmo sostenere" se l'emergenza andasse avanti. Poco prima dell'intervento di Monti, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha comunicato all'aula la mozione di censura nei confronti dei leghisti protagonisti mercoledì sera di una violenta contestazione alla manovra. "Non pagano i soliti noti" - Un'indiretta replica ai leghisti e a tutti quelli che contestano la stangata, Monti ha risposto: "Abbiamo fatto tutto il possibile nei primi venti giorni, ma resta un lavoro enorme". Il premier ha poi definito "ripetitivo" lo slogan "pagano i soliti noti, del tutto privo di fondamento". "Per superare la crisi dei debiti sovrani - ha aggiunto - è essenziale che tutti guardino con fiducia ai nostri titoli. E' essenziale che gli italiani sottoscrivano Bot e Btp le cui rendite sono oggi elevatissime. Occorre che abbiamo fiducia in noi stessi"."Cambiare l'Europa" - Il premier ha poi parlato del Vecchio Continente, spiegando che "opereremo fortemente per far cambiare la Ue". "Ho colto nel dibattito un vivo e vivace segnale affinchè il governo rappresenti in Europa la necessità di politiche per la crescita. Questa convinzione è vostra ed è  mia", ma i  meccanismi comunitari "richiedono l'unanimità e comportano la necessità di persuadere altre 26 stati membri: noi opereremo molto fortemente per far cambiare la politica europea in questo senso e questo sarà il nostro impegno". Sull'azione della Bce - il maxi prestito alle banche - Monti ha detto che è "un elemento che dà speranza, ma restano elementi di forte criticità". "Grazie ai partiti" - Il premier ha poi ringraziato tutti i partiti, ma in particolare chi sostiene il governo perché "hanno rinunciato alla popolarità, sobbarcandosi un onere nell'interesse del Paese". E ancora una stoccata al Carroccio: "Mi spiace che gli elettori di una piccola parte di questo parlamento non abbiano le stesse possibilità di ascolto da parte del governo, perché chi li rappresenta tiene un atteggiamento diverso. Vorrei assicurare questi cittadini - ha aggiunto Monti -, i cui territori non ci sono del tutto sconosciuti, che le loro istanze ed esigenze sono prese in considerazione anche al di là delle posizioni di chi li rappresenta". Quindi il Prof si è rivolto a Silvio Berlusconi, accettando l'invito per consultazioni "anche in anticipo" sui provvedimenti del governo.

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