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Fornero, l'ennesima delusione: Elsa si rimangia gli annunci

Anche il governo dei prof sbatte sul totem: retromarcia del ministro sull'articolo 18. Poi punta il dito contro i giornalisti

Costanza Signorelli
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Per essere una «tecnica», bisogna dire che il ministro Elsa Fornero ha imparato i trucchi dei politici alla velocità della luce. Prima la frignatina propedeutica alla mazzata sui pensionati, sferrata poi senza ripensamenti. Ora la retromarcia sull'articolo 18, con tanto di foto abbracciata a Raffaele Bonanni, che l'aveva presa a schiaffi verbali per tre giorni di fila, e classico alibi incorporato: «Colpa dei giornalisti che mi hanno teso una trappola». Il tutto consumato su quelle pagine di quotidiani e quei salotti tv che Monti e i suoi ministri si erano impegnati a non frequentare. Complimenti vivissimi. Del resto, la signora piemontese si è ormai ritagliata il ruolo di esponente simbolo di questo strano governo, nato in modo più che anomalo (checché ne dica Giorgio Napolitano) per mettere in pratica la lettera della Bce e finora capace soprattutto di portare l'Italia in recessione grandinando tasse, delle quali in quella famosa missiva non c'era traccia. C'era invece, eccome, l'indicazione di riformare profondamente il mercato del lavoro. E la Fornero si è accinta al compito. Ma si è accorta subito che una cosa era mettere le mani nelle tasche dei pensionati indifesi, un'altra toccare quello che lei stessa aveva definito «un totem».  In un primo tempo ci aveva fatto sperare, ribattendo colpo su colpo alle minacciose parole della leader della Cgil, Susanna Camusso. Ma l'accusa di essere folle arrivata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, deve essere stata troppo difficile da reggere, soprattutto alla luce di una certa freddezza che veniva segnalata dalle parti del suo premier. Così il ministro è tornato sui suoi passi. Un vero peccato, perché questo Paese avrebbe un gran bisogno di rendere più flessibile il mercato del lavoro, togliendo qualche garanzia agli iperprotetti (e non di rado fannulloni) per dare qualche sicurezza e qualche soldo in più a chi ora vive di contratti precari. Ci eravamo illusi che i professori potessero centrare l'obiettivo: ci toccherà aspettare il prossimo governo. Metafisico? di Massimo De' Manzoni  

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