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Quanto ci costa la corruzione: 60 miliardi in meno all'anno

Italia scesa al 69° posto nella classifica internazione di "onestà": gli investitori fuggono, sale il riciclaggio, pochi recuperi

Giulio Bucchi
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Quanto costa la corruzione agli italiani? Sessanta miliardi di euro all'anno, mille euro a testa. Di fatto, un paio di manovre corpose. E' l'allarme lanciato nel corso di un'audizione alla Camera dal presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino, cui fa seguito, come ricorda Repubblica in una sua inchiesta, lo studio di Transparency International secondo cui l'Italia scende in due anni dal 63° al 69° posto nell'indice di percezione della corruzione. Alla pari di Ghana e Isole Samoa, quart'ultimi in Europa davanti solo a Grecia, Romania, Bulgaria. Non è una questione di etica, ma di affari: per ogni posto perduto in classifica, va in fumo il 16% degli investimenti dall'estero. Senza contare che mazzette, tangenti e oboli all'amministrazione pubblica sono la terza fonte di perdita per l'Erario. La legge anti-corruzione ci sarebbe anche: l'ha varata il governo Berlusconi nel marzo 2010, ma da allora è ferma alla Camera dopo aver ottenuto il sì del Senato. Nel 2010 La Corte dei conti è riuscita a recuperare soltanto 293 milioni (più 4,73 per danni all'immagine) condannando per danni patrimoniali da reato contro la pubblica amministrazione 90 funzionari pubblici. Le sezioni regionali hanno invece emesso 350 sentenze di condanna al pagamento di circa 255 milioni. Negli ultimi cinque anni, i reati sono stati in costante aumento: da 114 a 144. Reati che spesso e volentieri, continua Repubblica, si legano al filone ancora più pesante per le casse italiane: l'illegalità. La corruzione, infatti, è legata al riciclaggio, che in Italia pesa per 150 miliardi, il 10% del Pil. Un furto bello e buono da parte di quella che il procuratore antimafia Piero Grasso ha definito "la prima industria italiana".

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