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Sindaci della Lega in rivolta: "Boicotteremo l'Imu"

Il sindaco di Vittorio Veneto: "Un balzello assurdo, non lo faccio pagare. Non un euro resta ai Comuni". Zaia: "Interessante"

Giulio Bucchi
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Un "balzello assurdo", "quasi quasi non lo faccio pagare". La provocazione sull'Imu, ma nemmeno troppo, arriva dal sindaco leghista di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re. Al termine di un incontro con l'ex ministro Roberto Maroni, il primo cittadino ha annunciato. "Se il governo-sanguisuga vuole tassare ulteriormente la casa frutto di sacrifici, faccia da solo". E al boicottaggio della nuova Ici invita tutti gli altri colleghi sindaci: "Non un euro di quello che raccoglieremmo resterebbe nelle casse comunali - ha sottolineato Da Re -. Si arrangi dunque Roma. In ogni caso, la mia obiezione si limita alla non raccolta del balzello: non ho personale da dedicare a questo nuovo impegno. Non ho un messo per gli accertamenti. Me lo paga Monti?. Questa è una misura che va contro il federalismo fiscale". Una proposta che il presidente del Veneto Luca Zaia fa subito sua: "E' assolutamente interessante, va nella direzione della difesa dei cittadini. Dobbiamo portare dentro a questa riforma, e penso lo faranno i sindaci visto che è una tassa che passa per i Comuni, elementi che tutelino fino in fondo il cittadino". Non ci sente, però, l'opposizione: "Chi crede di prendere in giro la Lega? Questo è il momento della responsabilità - attacca il responsabile Enti locali del Pd Davide Zoggia - ed è sinceramente stucchevole assistere a quotidiane dimostrazioni di intemperanza per riconquistare la credibilità perduta".  

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