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Chi è l'erede: tra gaffe e potere ritratto del giovane Jong-un

Guiderà la Corea del Nord a 27 anni. Il terzogenito di Kim Jong-il colleziona papere ma ha ottimi rapporti coi militari. Suo zio gli farà da tutore

Giulio Bucchi
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Dal Caro leader al Grande successore. Sarà il 27enne Kim Jong-un a ereditare il potere in Corea del Nord dopo la morte di suo padre, il dittatore comunista Kim Jong-il. Capitano promosso generale a ottobre 2010, nonchè vicepresidente della potentissima Commissione nazionale di Difesa, Kim Jong-un è figlio di Kim e della terza moglie Ko Yong-hui, ballerina professionista nata a Tsuruhashi (la 'Koreatown' di Osaka, in Giappone) e morta nel 2004 per cancro. Vanta studi europei a Berna, in un collegio svizzero internazionale negli anni dell'adolescenza. Parla tedesco, inglese e francese e ha una passione per il basket americano della Nba. Della sua vita privata si sa poco: si sarebbe sposato dal 2010 con "una ragazza bella e con ottimi titoli accademici", impegnata in un dottorato all'Università Kim Il-sung, grazie alla regia di Jang Song-taek, eminenza grigia del regime e zio del rampollo, che avrebbe presentato e raccomandato personalmente la ragazza al nipote. E proprio lo zio sarebbe ora il tutore del nuovo leader, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rapporti con i militari del quarto esercito più grande al mondo. Da oltre un anno, Kim Jong-un ha iniziato ad accompagnare il padre nelle ispezioni a fattorie, impianti produttivi e basi militari. Famosa una foto, diffusa incautamente dall'ufficio della propaganda, mentre guarda l'orizzonte con un cannocchiale al contrario.

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