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Frequenze tv, si andrà all'asta Nuovo sgambetto Lega al Cav

Governo accoglie due odg del Carroccio e Idv che impegnano l'esecutivo ad annullare il beauty contest. Come la prenderà Silvio?

Andrea Tempestini
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Il governo ha accolto alla Camera due ordini del giorno analoghi, presentati dal Carroccio e dall'Idv, che impegnano l'esecutivo ad annullare il beauty contest per le frequenze televisive, ovvero l'assegnazione gratuita a chi ha le migliori caratteristiche per lo sviluppo delle infrastrutture (Rai e Mediaset). Il governo si è così impegnato a indire una successiva asta "a titolo oneroso". Anche se era annunciata, la presa di posizione dei leghisti si configura come un nuovo sgambetto a Mediaset e Silvio Berlusconi (duramente apostrofato da Bossi negli ultimi giorni; oggi, venerdì 16 dicembre, il Senatùr ha rincarato contro Giorgio Napolitano e Dario Franceschini).Maroni primo firmatario - Il primo firmatario dell'ordine del giorno presentato dalla Lega è roberto Maroni. Nel testo il Carroccio insiste spiegando che "la recente gara 4G per il mercato delle telecomunicazioni ha generato un incasso superiore alle più rosee aspettative, garantendo una entrata di circa 4 miliardi". Il Carroccio spinge sulla "imprescindibile necessità" di puntare sulla banda larga, per la quale una gara di assegnazione potrebbe "generare nuovo gettito". Dunque l'impegno al governo ad "annullare il bando di gara per l'assegnazione di diritto d'uso di frequenze in banda televisiva ed il conseguente disciplinare di gara, che finirebbe per implementare a titolo gratuito la già rilevante detenzione di frequenze di soggetti già operanti" e ad annullare conseguentemente il beauty contest.

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