Passera, un conflitto da 7,5 milioni
Il ministro ha un super pacchetto di azioni di Intesa: è socio di fatto pure di Alitalia e dei treni di Montezemolo. Ma lui: "Mi sono dimesso dalla banca"
Corrado Passera, dopo la nomina a super ministro (il suo dicastero comprende Sviluppo, Infrastruttre, Trasporti e Comunicazioni) aveva scacciato le accuse di chi lo vedeva al centro di un fittissimo conflitto di interessi. "Mi sono dimesso da Intesa", aveva spiegato l'ex amministratore delegato della prima banca italiana. Poi aggiunse che della stessa Intesa rimaneva "piccolissimo azionista". Piccolissimo? Mica tanto, visto che le azioni dell'istituto che ha in portafoglio, riporta un articolo de L'Espresso, ammontano a 7,5 milioni di euro. E poiché Intesa ha partecipazioni in Alitalia, nei Nuovi Treni veloci di Luca Cordero di Montezemolo e di Della Valle, si può affermare senza il rischio di essere smentiti che Passera, di fatto, è socio anche dei due colossi dei trasporti (e lui, puta caso, è anche al vertice del dicastero dei Trasporti). Inoltre Corradino ha nominato come sottosegretario alle Infrastrutture Mario Caccia, persona a lui vicinissima ed ex amministratore di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, ossia la controllata di Intesa che finanzia la costruzione di moltissime di quelle grandi opere su cui, ora, Caccia e Passera dovranno prendere decisioni significative. Sul possibile conflitto di interessi, Passera, spiegò: "Giudicherete in base alle mie azioni". Il primo bilancio non è certo dei migliori...