Retromarcia di Montezemolo: Non scendo in politica
Per mesi ha fatto prove tecniche di campagna elettorale, ma oggi chiarisce: ognuno deve fare bene il proprio mestiere
Per mesi ha tenuto tutti sulla corda. Che farà Luca Cordero di Montezemolo? Sembrava pronto a scendere in campo da un momento all'altro. Sempre lì pronto a bacchettare Silvio, pronto a dire la sua sembrava fare prove tecniche di politica in vista del suo passaggio dall'imprenditoria alla politica. Era la fine di ottobre, nel pieno della crisi politica, e sulla prima pagina di Repubblica, Montezemolo si era praticamente candidato, parlava della necessità di un governo di salute pubblica"Caro direttore, l'ingresso in campo del Fondo monetario internazionale e i rendimenti dei Btp al 6 per cento, indicano che siamo ormai al punto di non ritorno. Non c'è più un minuto da perdere. Sono in gioco i risparmi degli italiani, la tenuta sociale e la permanenza dell'Italia nel sistema dell'Euro". E lanciava la sua ricetta per salvare l'Italia. Qualche settimana fa il sito di gossip Dagospia parlava dei malumori di Luca per non essere stato chiamato da professore Monti nella squadra di tecnici. Ma ogggi, ospite di Agorà, il presidente di Telethon Montezemolo ha svelato le sue intenzioni: "Io continuo a fare il mestiere che faccio. Ognuno deve fare bene il proprio mestiere. C'è tempo per riparlare di altre cose». Eterna tentazione - Non scende in politica ma evidentemente non riesce a fare l'imprenditore tout court e così dice la sua sulla manovra-stangata del premier: "Quella di Monti era una manovra assolutamente indispensabile per le condizioni in cui si trovava l'Italia. Se il Paese è in queste condizioni non è certo colpa di Marte, è frutto di una gestione di 15 -20 anni. Monti si è trovato in una situazione di grande emergenza e ha dovuto prendere decisioni importantissime. Ora però ha del tempo davanti per correggere qualcosa e affrontare la crescita. Ci vuole un clima di coesione. Al Paese bisogna solo dire la verità».