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Luca inaugura l'alta velocità... Poi torna a casa in elicottero

Presentato il "leprotto" Italo che farà concorrenza al FrecciaRossa.: velocissimo, comodo e con tutti i confort

Lucia Esposito
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Per il momento gli unici a sfrecciare sui binari di un sistema ferroviario ideale sono i modellini dalla livrea rossa del treno super veloce Alstom (record certificato 575 chilometri orari). I treni veri, ribattezzati "Italo" dalla compagnia Nuovo trasporto viaggiatori, riposano negli hangar dell'interporto di Nola. «Le prove di omologazione», spiega l'amministratore delegato di Ntv, Giuseppe Sciarrone, «sono terminate. Tutti i documenti sono stati consegnati all'Agenzia nazionale per la sicurezza che li sta vagliando». A più tardi «a marzo l'alta velocità privata partirà».  Ma l'inaugurazione del Centro di manutenzione della flotta Ntv offre l'occasione per rivendicare l'orgoglio di aver fatto impresa in un angolo d'Italia da dove di solito le aziende scappano. In soli 21 mesi sono sorti una serie di capannoni ipertecnologici (90 milioni d'investimento) che in futuro dovranno garantire la manutenzione dei 25 nuovi treni della flotta targata Montezemolo.  Il patron della Ferrari è dal 2008 che ha scommesso sulla liberalizzazione  del trasporto ferroviario. Da allora tanti bocconi amari sono stati ingoiati ma la scenografica presentazione del nuovo Agv, costruito per gli italiani dalla multinazionale francese che ne curerà la manutenzione, fa passare in secondo piano attacchi e beccate. Ieri i soci di Ntv - tra cui spicca anche Banca Intesa  hanno presentato questo "Leprotto" che intende sfidare la Freccia delle Ferrovie dello Stato. Primo match nel trasporto veloce passeggeri - il più redditizio  poi magari nel merci e nel segmento regionale. Ora i treni ci sono. Lucidi e pronti a macinare chilometri. Tre classi (Club, Prima e Smart), tre prezzi non ancora decisi. Perché questa benedetta autorizzazione condizionerà anche le tariffe. Prima  concorrenza al Freccia Rossa di Mauro Moretti.  Gli hangar sono strapieni. Ci sono anche i 500 ragazzi che hanno già spuntato un contratto a tempo indeterminato. Li si sente battere le mani quando parla Montezemolo. In quelle urla di sollievo, che interrompono anche il messaggio di saluto del Presidente della  Repubblica Giorgio Napolitano, c'è tutta la gioia per aver archiviato lo spettro della disoccupazione e dei contratti a termine. E poi ci sono gli altri 1.500 a cui anche il Quirinale fa riferimento. Futuri ferrovieri, hostess, macchinisti già selezionati che aspettano solo il fischio di partenza da una delle 12 stazioni previste dal piano. Però serve il nulla osta.  Non calca la mano Montezemolo sui tempi. Anche perché qui a Nola non c'è neppure un rappresentante del governo. Uniche autorità politiche nazionali Gianni Letta e Marco Follini. Sarà un caso, o la complicata coincidenza con l'allestimento del decreto Monti. Però l'annuncio del governo di un'Authority per il settore è già un buon segnale.  «Finalmente», sbotta l'azionista Diego Della Valle, «si parte».  Ntv  conferma l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014. «Per il break even ci vogliono tre anni», fa di conto Sciarrone. In sala, tra i Vip, c'è anche il "gran rivale" Mauro Moretti, numero uno di Fs. Sorride, batte le mani al nuovo competitor. Non raccoglie e non replica alle punzecchiature sottili. Forse perché il "suo" treno super veloce delle 9 - che avrebbe dovuto portare ospiti e stampa internazionale a Napoli - è rimasto impantanato per un «guasto delle rete», annuncia sconsolato il capotreno. Moretti spiega ai giornalisti, con solito piglio, che «era un intervento programmato». Peggio la toppa del ritardo. Montezemolo saluta e vola via. L'elicottero argentato è un filo più comodo dei super nuovissimi Agv. dall'inviato a Nola (Napoli) Antonio Castro  

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