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Jovanotti Il cantante s'infuria su Facebook "Quale lavoro nero? Io assumo in regola"

Il cantante si difende: "Le strumentalizzazioni mi feriscono perché inducono a pensare falsità sul mio lavoro"

Costanza Signorelli
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Il palco era semideserto, altrimenti sarebbe stata una strage. Parola della Squadra mobile di Trieste che sta indagando sulle cause del crollo del palco durante l'allestimento del concerto di Jovanotti che ha provocato la morte del ventenne Francesco Pinna. La magistratura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni. Mentre rimangono stabili le condizioni degli altri sette operai rimasti feriti, Lorenzo Cherubini ha scritto un lungo messaggio su Facebook in cui attacca «Le strumentalizzazioni sono mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato». Per Jova quello di Francesco «era un lavoro a giornata ed era assunto con contratto regolare».      

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