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Lo strano caso dell'arbitro Rocchi: flop solo in Italia

Dopo la bufera di Inter-Napoli, il fischietto frana in Bologna-Milan: quattro rigori non dati. Eppure in Europa è tra i più ricercati

Andrea Tempestini
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Diversi indizi compongono una prova: c'è qualcosa che non va. Nel mirino, dopo il disastroso arbitraggio di domenica, ci finisce ancora il fiorentino Gianluca Rocchi. Al Dall'Ara ha inanellato una serie di errori impressionanti. Non ha concesso quattro rigori (due per parte, si fronteggiavano Milan e Bologna ed è finita pari), ma uno dei quattro (fallo di mano di Seedorf in piena area di rigore) era francamente macroscopico. Lo stesso Rocchi ha poi assegnato ai rossoneri un rigore molto dubbio (per non dire inesistente) per un fallo su Ibrahimovic, dopo un evidente fuorigioco non fischiato. Diversi altri errori ed errorucci: il clima al Dall'Ara era infucato e Rocchi certo non aveva contribuito a raffreddarlo. Perché in Europa no? - Ma l'arbitro fiorentino, classe 1973, durante questa stagione (in verità già nelle passate, sembra che il nerazzurro gli porti sfortuna...) era già balzato agli onori delle cronache per la figuraccia mietuta a San Siro contro l'Inter. In una sola partita un discutibilissimo doppio giallo e conseguente espulsione per Obi; quindi un rigore per un fallo fuori area; poi la ribattuta del rigore convalidata nonostante l'happy hour che si stava svolgendo in area di rigore. Insomma, il signor Rocchi è vittima di incredibili amnesie arbitrali. Eppure, almeno in questa stagione, tra tutti quelli italiani è il fischietto più apprezzato in Europa (in Champions League ha esordito nel settembre del 2010, dirigendo il match tra Schalke 04 e Benfica). Quindi, che cosa succede, signor Rocchi? Perché arbitra bene soltanto in Euoropa? E' troppa la tensione nel campionato italiano?

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