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La Casta e i suoi stipendi d'oro: perché i tagli slitteranno

I presidenti di Camera e Senato danno l'ok a decurtazione della busta paga dei parlamentari. Che premono per il rinvio

Lucia Esposito
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Fini e Schifani si smarcano. I tagli agli stipendi dei parlamentari si faranno. Sono intenzionati ad andare avanti e usare le cesoie sui privilegi dei parlamentari, dopo le polemiche di sabato 10 dicembre. "Non corrisponde al vero" - scrivono in una nota congiunta i presidenti di Camera e Senato - quanto ipotizzato da alcuni organi di informazione circa la presunta volontà del Parlamento di non assumere comportamenti in sintonia con la grave crisi economica-finanziaria impone a tutti. Il taglio delle indennità dei parlamentari non sarà bloccato dalla decisione della Commissione bilancio che, sotanzialmente rinviata i sacrifici dei parlamentari". Insomma, i tagli si faranno. C'è chi dice no - Anche se molti parlamentari continuano a gridare ingiustizia. Da Alessandra Mussolini che ha addirittura definito istigazione al suicidio la decisione di tagliare il vitalizio agli onorevoli, all'ex sottosegretario Guido Crosetto che teme reazioni fuori controllo:  la stampa rischia di armare la mano di potenziali killer anti-casta. "Con queste notizie false, rischiano di far uccidere moralmente e fisicamente". Ci sono poi i "parlamentari giovani" che chiedono misure più severe. Molti non accettano che il sistema contributivo sui vitalizi si applichi solo ai parlamentari alla prima legislatura e a quelli che verranno. Non a chi è deputato o senatore dal 2007. Il partito della Casta che non vuole tagliarsi i privilegi è molto nutrito. C'è per esempio Giocchino Alfano che, in un'intervista al Corriere della Sera, dice: "Non arrivo a 5mila euro al mese e il mutuo pesa tanto". La Pd Marina Sereni piange miseria e dice: "Faccio la spesa alla Coop". E Giuliano Amato, in una lettera a La Stampa spiega perché lui ha le  mani legate e non può taglila pensione d'oro. Guido Crosetto fa una distinzione: qui c'è chi vive e spande ma anche chi vive del suo. Rosi Bindi sostiene che è giusto tagliare ma non se lo si fa andremmo sotto la media europea.

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