Record: nove libri in un un anno Sono i ciechi i miglior lettori
La media nazionale è di tre libri in 12 mesi ma i non vedenti ne leggono molti di più, staccando di gran lunga i vedenti
Nove libri all'anno contro i tre della media nazionale. In Italia, il profilo del lettore tipo sfiora il paradosso: secondo un'indagine condotta dall'Università di Milano Bicocca, sono ciechi e ipovedenti i più accaniti divoratori di libri, mentre quelli che vedono bene preferiscono lasciarli lì sul comodino. La lettura, evidentemente, non è affar per gli occhi ma per la testa. A metterlo nero su bianco è uno studio condotto per conto dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell'Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con la Cnudd (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità). La ricerca, presentata alla Fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, in programma a Roma fino all'11 dicembre, è la più estesa mai condotta in Europa, basandosi su un campione di 1.505 persone. Si scopre così che il 59,1% di non vedenti e ipovedenti ha tenuto per le mani almeno un testo nel corso di un anno, contro una media nazionale arenata al 46,8%. L' italiano medio è battuto anche per l'assiduità con cui ci si dedica alla lettura: il 31,3% di chi ha seri problemi alla vista legge libri ogni giorno. Un paradosso che, stando ai dati, sembra fondato più sulla scarsa, scarsissima attenzione alla cultura degli italiani che sulla sete di lettura dei non vedenti. Cosa leggono? Narrativa per lo più, ma anche la saggistica rientra tra i generi preferiti. E ciò, considerando le difficoltà della ricerca di un testo per loro godibile, ovvero formati Braille e testi a caratteri ingranditi anche se tra i giovani impazzano quelli digitali. Non tutti i libri sono accessibili e si legge, quindi, per lo più quello che si riesce a recuperare in giro. Il progetto Lia (Libri Italiani Accessibili) serve anche a questo: a diffondere fra gli editori la coscienza di un pubblico diverso, sino ad ora ignorato ma ben presente. In Italia, secondo i dati Istat, sono circa 362mila i non vedenti e circa un milione di ipovedenti. L'obiettivo è quello di mettere sul mercato, già dal 2013, tremila titoli di narrativa e saggistica, di cui duemila di autori italiani, 500 di autori stranieri e 500 da realizzarsi ad hoc su richiesta dei potenziali utenti. Un progetto, questo, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, all'interno del “Fondo in favore dell'editoria per ipovedenti e non vedenti”. di Rosa Sirico