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Genitori di una 16enne incinta al giudice: "Deve abortire"

Lei si rifiuta ad interrompere la gravidanza allora mamma e papà la trascinano in Tribunale: quel bambino non deve nascere

Costanza Signorelli
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Certo è giovane, giovanissima ma Maria (nome di fantasia) vuole tenere il suo bambino. Non vuole abrortire. I suoi genitori non vogliono sentire alcuna giustificazione. Sono separati ma per la prima volta "Sono profondamente d'accordo su una decisione che ritengono definitiva: quel bambino non nascerà". La loro bambina è troppo giovane, dicono loro, e il ragazzo - un albanese di 18 anni - "è un violento". Questo per i genitori è più che sufficiente  a rendere ragionavole un aborto. A porre fine a quella vita. Ma Maria il no di Maria è deciso. Tanto deciso che la storia è finita in Tribunale dei minori di Trento e ha colto l'attenzione di quotidiani locali e nazionale. In Tribunale - Il "no" della giovane donna è ancora più deciso di quello dei genitori. "Devi abortire, le hanno detto. Ma lei ha risposto di no", scrive la Repubblica. E allora "hanno pensato che potesse essere un giudice a decidere che quel bambino non deve nascere". E così la vicenda è arrivata al Tribunale dei minorenni di Trento "Fabio Biasi, il pubblico ministero che ha seguito il caso, ha dovuto alzare le mani: non c'è spazio per la legge, non si può ordinare un aborto per sentenza". Sul tavolo del magistrato ci sono anche le altre due richieste avanzate dai genitori: "Se questo aborto non si dovesse fare, allora, almeno, ci sia un provvedimento che ordina l'allontanamento dei due innamorati: non debbono più vedersi, sostiene la famiglia di lei. E ancora: se questo bambino, nonostante tutto, nascerà, sia almeno impedito al padre di dargli il suo nome".      

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