Prodi complotta con i cinesi Ecco come declassa l'Italia
L'agenzia di rating cinese Dagong ci ha declassato: nella lista dei consulenti della società c'è il Mortadella
Gli ingredienti per mandare in brodo di giuggiole i complottisti ci sono tutti: l'alta finanza, i poteri forti, le oscure trame dei cinesi e Romano Prodi. Accade questo: l'agenzia di rating cinese Dagong ha declassato il rating dell'Italia da A a BBB, adducendo tra le motivazioni del downgrading la poca incisività del nuovo governo. Fin qui, ordinaria amministrazione o quasi. Il salto di qualità arriva con la lista dei consulenti di Dagong. Tra i quali figura il nome di Romano Prodi. L'ex presidente del Consiglio italiano collabora da tempo con l'agenzia di rating cinese, «aiutando la società», parole loro, «a formulare piani di consolidamento».In estrema sintesi: grazie anche ai consigli del Professore, i cinesi hanno contribuito a demolire un altro po' la reputazione finanziaria del nostro Paese sui mercati internazionali. E, con l'Occidente messo come è, se i cinesi smettono di sostenere i nostri titoli, abbiamo un problema serio.