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Riprende la follia dei No-Tav Feriti tre agenti negli scontri

La protesta degenera. Bloccata l'autostrada Torino-Bardonecchia. Contusi anche tra i manifestanti che lanciano sassi sul cantiere

Giulio Bucchi
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Riprende la follia dei No-Tav. Il primo bilancio dei nuovi scontri in Val di Susa parla di tre manifestanti bloccati dalle forze dell'ordine nel corso dell'ultimo assalto alle recizioni. I No-Tavm inoltre, hanno occupato e bloccato l'autostrada Torino-Bardonecchia. Nella battaglia sono rimasti feriti alcuni carabinieri e poliziotti, tra i quali un dirigente. Dopo l'affondo, il secondo della giornata, gli incappucciati si sono ritirati anche dalla baita occupata dalle forze dell'ordine. In precedenza i manifestanti erano stati respinti con idranti, ma armati di scudi di plastica hanno tentato l'assalto alle reti del sentiero a nord-est rispetto al cantiere, su cui si è abbattuta una pioggia di pietre. A questo punto sono stati respinti con i lacrimogeni. Dal corteo si sono levati diversi insultui verso i violenti, ma nessuno ha ascoltato chi provava a manifestare pacificamente.Feriti tra i manifestanti - Ferito anche un ragazzo di 16 anni: colpito alla fronte dasi è accasciato su una pietra poiché non riusciva a camminare per uscire dai boschi. Alcuni poliziotti si erano staccati dal cordone che blocca la mulattiera e che impedisce il deflusso dei manifestanti dalla zona calda per verificare le sue condizioni. Successivamente il 16enne è stato caricato su una barella artigianale fatta con gli scudi di plexiglass di alcuni No Tav ed è stato portato via da quattro manifestani. Il cordone di polizia ha fatto passare la barella e quella di un altro ferito. Successivamente anche il bilancio dei feriti tra i manifestanti è salito a tre persone. Si attrazzano per la notte - I violenti, però, non deisistono. "Facciamo appello a tutti perchè si uniscano al nostro blocco, la nostra presenza qui è fondamentale anche per chi è in montagna e sta scappando nei boschi", hanno spiegato i manifestanti dal palco montato sull'autostrada Torino-Bardonecchia, occupata da più di quattro ore. "Continuiamo a resistere e a tenere duro - rilanciano la battaglia. Dalle ultime notizie - hanno aggiunto - ci risulta che ci siano parecchi feriti e che la nostra gente abbia lasciato la baita della Val Clarea perchè l'aria si è fatta irrespirabile". "Una visita guidata" - Sono tra i 1.700 e i 2mila i No Tav che da giovedì mattina si sono riuniti in Val di Susa per celebrare la prima delle quattro giornate dedicate all'anniversario degli scontri di Venau, avvenuti l'8 dicembre 2005. I manifestanti continuano a mettersi di traverso alla realizzazione delle tratta ad alta velocitù Torino-Lione, e la tensione cresce col passare delle ore. Già in precedenza, i violenti avevano annunciato che avrebbero tentato di arrivare, come sempre, alle reti che delimitano il cantiere della Maddalena per una 'visita guidata'. Un'ordinanza del prefetto di Torino ha interdetto la circolazione di persone e mezzi nei Comuni di Giaglione e Chiomonte, sgombrando di fatto strade e accessi ai sentieri, prati e boschi.

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