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E Tevez si taglia lo stipendio Per il Milan 3 mln in meno

C'è l'accordo economico con il giocatore del Man City: è a un passo da Milano. Rinuncia agli 8 milioni d'ingaggio: ok per 5

Andrea Tempestini
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La conferma è arrivata da Adriano Galliani, che ha spiegato come ci sia l'accordo per Carlitos Tevez. Il Milan ha inviato al Manchester Citty una proposta formale per ottenere l'argentino in prestito gratuito con diritto di riscatto a giugno per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 23 milioni di euro. Con il giocatore, accordo per un contratto fino al 2015. Da gennaio a giugno 2012 Teve guadagnerà 2 milioni e 500 mila euro; nei restanti anni guadagnerà 5 milioni a stagione. Un ingaggio elevatissimo, ma decisamente inferiore rispetto agli 8 milioni garantiti dal City: Carlitos, pur di venire al Milan, si taglia 3 milioni di stipendio. Segue l'articolo di Fabio Rubini. Carlitos Tevez è un nuovo giocatore del Milan. Manca l'ufficialità, ma ieri dopo due giorni d'incontri tra Adriano Galliani e i procuratori-intermediari dell'attaccante argentino si è trovato l'accordo nel corso di una telefonata intercorsa tra il calciatore e l'ad rossonero. A questo punto per chiudere l'affare manca solo il via libera del Manchester City. In serata il Milan ha inviato un fax alla società inglese con la proposta di prendere Tevez in prestito gratuito con diritto (non obbligo) di riscatto. Un “sì” che dovrebbe arrivare, anche perché Roberto Mancini (che in un'intervista ha definito «stupido» il comportamento del  giocatore) ha dato il via libera alla cessione di Carlitos che col City ha giocato 89 partite segnando 53 gol. «Credo sia meglio per lui e per il City. Ha offerte in Italia? Sono contento per lui». Per approdare al Milan Tevez si è ridotto sensibilmente l'ingaggio (al City prende 8 milioni netti più ricchi bonus) “accontentandosi” di intascare 3 milioni più bonus da qui a fine stagione. In caso di riscatto poi, l'argentino dovrebbe accordarsi per circa 5 milioni più bonus a stagione. Se tutto andrà come previsto Tevez ha espresso la volontà di essere a Milano già dalla prossima settimana. Giusto in tempo per lo shopping natalizio e per salire sul volo per Dubai dove il Milan andrà in ritiro.  «Ho convinto Tevez a rinunciare a una montagna di soldi - ha spiegato ieri Galliani-. Spero che il City dica di sì. Non sta giocando, è un grande e se dovesse far bene da noi andremmo a riscattarlo (si dice per 28 milioni, ndr). Berlusconi mi ha dato l'ok all'operazione, dimostrando ancora una volta di amare tantissimo il Milan». A questo punto però si pone la questione sulla reale utilità di un giocatore “difficile” come Tevez. D'accordo che, come dice Galliani, l'intervento di mercato si è reso necessario per il grave forfait di Cassano (che il Milan comunque aspetta, ecco perché ha chiesto Tevez solo in prestito), ma in panchina sono seduti e scalpitanti un Pippo Inzaghi tanto scalpitante quanto ignorato da Allegri e un Stephan El Shaarawy, salutato in estate come il vero colpo di mercato e che fin qui ha collezionato la miseria di 5 presenze (spezzoni di gara) e un gol. Un po' poco per un gioiello costato 7 milioni di euro più il prestito al Genoa di Merkel per la sola comproprietà. Poi certo il mercato di gennaio non sarà solo in entrata e magari sia SuperPippo sia El Shaarawy cambieranno aria insieme a Taiwo che proprio non trova spazio. Ma ieri sera nell'ininfluente gara di Champions contro il Plzen (preoccupa l'infortunio a Nocerino) il gol di rapina di Pato e quello di Robinho (che hanno siglato il 2-2 finale) è suonato come un chiaro messaggio a Carlitos: il posto da titolare se lo dovrà sudare. di Fabio Rubini

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