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La sinistra è a pezzi. Bersani: "L'Idv vada per la sua strada"

Il segretario del Pd risponde a Di Pietro: "Se queste sono le sue posizioni può andare da sè". L'alleanza è finita?

Andrea Tempestini
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Dopo gli scricchiolii, frasi che suonano come una vera e propria rottura. Prima le grida contro la manovra di Antonio Di Pietro, che con il suo Idv minaccia di mettersi a fare opposizione a Mario Monti. Poi la risposta del segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani: "A noi non interessa vincere sulle macerie del Paese. Per noi viene prima di tutto l'Italia, e in particolare i ceti più deboli". Così il segretario democratico dai microfoni del Tg3 ha replicato a Tonino, che ha denunciato accordi sottobanco tra parte dell'ex opposizione e dell'ex maggioranza. Bersani: "Vada per la sua strada" - "Fino a ieri - ha proseguito Bersani - ho sentito parole ragionevoli in particolare da Vendola, ma anche da Di Pietro. Oggi invece ho sentito parole che non mi sono piaciute. Se quella è la sua posizione, Di Pietro andrà per la sua strada. Noi siamo qui a difendere gli interessi dell'Italia e dei lavoratori italiani. Se uno vuole scantonare e mettere davanti i suoi interessi a quelli del Paese credo che ci saranno dei problemi". Di Pietro: "Atteggiamento ricattatorio" - Probnta la replica del leader dell'Idv: "Stupisce l'atteggiamento intimidatorio e ricattatorio dell'amico Bersani, lontano anni luce dal Paese reale che soffre - ha sbottato Di Pietro -. Dal governo Monti gli italiani si aspettavano misure eque, giuste e non norme dettate da banchieri, speculatori e proprietari dell'industria bellica. Invece di attaccare noi, che difendiamo le fasce sociali più deboli e gli onesti lavoratori, provi a interpellare i suoi elettori e vedrà che è lui a rischiare l'isolamento dall'Italia reale che piange e soffre". La sinistra è a pezzi, frantumata dal governo Monti. Da una parte l'alleanza tra Idv e Pd sembra essere agli sgoccioli. Dall'altra, all'interno del fronte democratico, Bersani è già all'angolo, stretto tra ampie fette di partito che vogliono togliere il loro appoggio al governo tecnico.

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