Minzolini è rinviato a giudizio. Lui: "Società di trogloditi"
Spese Rai, il direttore del Tg1 a giudizio: accusato di aver sforato il budget di 65 mila euro. Lo sfogo del Direttorissimo
Il direttorissimo del Tg1, Augusto Minzolini, è stato rinviato a giudizio per peculato in relazione all'inchiesta sulle spese Rai sostenute con la carta di credito aziendale. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Francesco Patrone, che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Alperto Caperna. Il processo prenderà così il via il prossimo 8 marzo davanti ai giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma. Minzo: "Società di trogloditi" - Il giornalista è accusato di peculato per aver sforato nell'arco di 14 mesi il budget a sua dispsizione per una cifra vicina ai 65mila euro. La somma, per inciso, è già stata restituita dal direttore all'azienda. Dopo la notizia del rinvio a giudizio la reazione di Minzolini: "Volevano farmi saltare dalla direzione del Tg1 già quando c'era il voto di fiducia al Senato il 14 dicembre 2010. Quello che non sopporto di questa vicenda è che vengono utilizzati strumenti del genere per raggiungere l'obiettivo. Questo vi dà l'idea della società di trogloditi in cui viviamo. Mauro Masi (ex dg della Rai, ndr) in questa vicenda è stato un pusillanime, uno leggero perché per due anni l'azienda non mi ha contestato nulla". Cambi al vertice - Minzolini, insomma, è accertchiato. Le voci circa la sua sostituzione alla direzione del telegiornale della rete ammiraglia di Viale Mazzini si rincorrono da tempo: secondo le indiscrezioni più accreditate, in pole position per fargli le scarpe ci sarebbe Mario Calabresi, attuale direttore del quotidiano torinese La Stampa. Nei giorni scorsi il presidente della Rai, Paolo Garimberti, non aveva nascosto il suo disagio per la direzione di Minzolini, e pur augurandosi ufficialmente al rinvio a giudizio del Minzo perché sarebbe "un danno d'immagine all'azienda", con la nuova bordata del rinvio Garimberti avrà vita più facile nel cercaro di rimuoverlo dal timone del Tg1.