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C'è ancora la Lega di lotta? Per la secessione oggi è tardi

Umberto Bossi parla di indipendenza ma forse la farà un altro Carroccio: come si può credere ancora a partito del Senatùr?

Andrea Tempestini
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La domanda è semplice: come si fa a credere ancora alla Lega? Negli ultimi tre anni è stata al governo per cercare di portare a casa un federalismo inviso dagli stessi sindaci padani. Senza tuttavia votare contro i provvedimenti favorevoli ai comuni dissestati di Catania e Roma. Insomma... perché il Parlamento padano era chiuso quando il Carroccio stava al governo? Perché le riforme non sono state fatte nel 2008-2009? Perché un mese e mezzo fa i dirigenti padani invitavano a comprare Bot e ora ci dicono che l'Italia è fallita? C'è qualcosa che non va, è evidente. La Lega forse ha bisogno di cambiare facce e slogan, dopo 25 anni. Troppe accelerazioni e frenate, troppe giravolte, troppe contraddizioni. Eppure l'analisi di Bossi non è fuori dal mondo. È sempre preveggente: magari non salterà l'euro, ma sicuramente l'Italia ha fallito perché si è fatta commissariare dall'Europa: quando un governo eletto deve cedere il passo ai tecnici, vuol dire che la democrazia e le istituzioni vanno riviste. E non a colpi di tasse. Perché così il Nord, questa volta veramente, s'incazzerà e una mattina -  non si sa come o quando - darà carta bianca a un signor qualcuno - per ora non si sa chi - e inizierà una protesta pericolosa, appoggiata dalla maggioranza dei contribuenti del Nord che non sarà più silenziosa come adesso... Certamente non sarà il Carroccio a guidare la rivolta contro Roma sprecona. Sembra ammetterlo anche lo stesso Bossi. «Noi dobbiamo fare la nostra parte, lottare, combattere, unirci per la Padania. Poi la storia farà la sua parte, ma noi avremo la coscienza di aver fatto tutto il possibile...». Merito anche del solito «Gianfranco Miglio: grazie a lui   abbiamo saputo scegliere fin dall'inizio le cose giuste, con il cuore   e con il cervello. E per questo oggi siamo contenti di quanto fatto,   di aver scelto fin dall'inizio l'Europa dei popoli che deve avere un   futuro, alla fine di questa guerra economica dove ha perso l'Italia e   dove dobbiamo essere pronti a buttarci, dove la Padania dovrà essere   protagonista nella trattativa dei nuovi trattati in Europa». In effetti, visto l'attacco finanziario che ha colpito il Vecchio Continente, non si può non immaginare che l'Europa si salverà solo se abbandonerà gli Stati nazionali. Nati dopo la seconda guerra mondiale, ora sono anti-storici, colpevoli di non prendere decisioni rapide. Vedi il caso greco. Con le Regioni al posto dei Paesi-nazioni si potrà finalmente arrivare agli Stati Uniti d'Europa, con una Banca Centrale Europea forte come la Federal Reserve americana, un mercato veramente comune e un governo non più di burocrati. di Giuliano Zulin

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