Tutti i punti della stangata
Il CdM ha approvato la stangata di monti: aumento aliquota per i redditi sopra 75mila euro, torna l'Ici, tracciabilità a mille euro, stretta pensioni
Il Consiglio dei ministri dopo più di tre ore di riunione ha approvato la stangata di Mario Monti. Il superministro Corrado Passera su Twitter ha commentato: "Comprendo il disagio di molti cittadini di fronte ai sacrifici da affrontare, ma la catastrofe incombe e va evitata, anche se costa". Il premier, nella mattinata di domenica ha spiegato che gli interventi varranno in tutto 24 miliardi al lordo della delega fiscale. Il professore ha poi aggiunto che "tutti voi avete osservato che nei nostri interventi c'è una parte non detta, quella fiscale. Su questo aspetto - ha aggiunto Monti - si misura il tasso di equità. Non lo abbiamo fatto solo per riservatezza, ma perché vi abbiamo voluto ascoltare così da orientare anche le nostre scelte. Credo che nella parte riguardante la famiglia e il prelievo sul lavoro troverete, nei provvedimenti, traccia di questa riunione". Il premier ha aggiunto che la manovra interviene su bilancio pubblico, previdenza e sviluppo, mentre gli interventi sul mercato del lavoro arriveranno "più avanti". Nel corso della domenica, prima e dopo l'incontro che ha concluso le consultazioni tra presidente del Consiglio e parti seciali, le indiscrezioni ed alcune conferme si sono inseguite. Il governo, nel corso del CdM, ha però specificato: "Si informa che le indiscrezioni che circolano riguardanti il pacchetto di misure intende adottare non trovano riscontro in ciò che il Consiglio dei ministri, ancora in corso, sta discutendeo". Di seguito tutte le indiscrezioni, punto per punto.Aumento dell'Irpef - Dopo le voci, l'ufficialità: la manovra è un furto ai danni dei contribuenti onesti. Ci sarà l'aumento dell'Irpef. La bozza entrata nel Consiglio dei Ministri recita: "In considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento della finanza pubblica concordati in sede europea", l'aliquota Irpef del 43% è incrementata di 3 punti percentuali. L'aumento, che riguarderà i redditi superiori ai 75mila euro, è previsto "a decorrere del 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2014". La sostanza è una e una soltanto: pagano soltanto i contribuenti onesti e mentre la fa franca ancora una volta l'esercito dell'evasione fiscale. Pensioni - Le quote per le uscite per la pensione di anzianità sono state abolite: si uscirà solo con 41-42 anni di contributi. La pensione di anzianità a qualsiasi età si raggiungerà a 42 anni di contributi per gli uomini e a 41 per le donne. Lo avrebbe detto il ministro del Welfare Elsa Fornero nel corso dell'incontro con le parti sociali. Inoltre la convergenza tra uomini e donne per l'età di vecchiaia a 65 anni sarà raggiunta nel 2018. L'adeguamento delle pensioni all'inflazione sarà congelato per il 2012, fatta eccezione per gli assegni minimi: la rivalutazione piena sarà prevista solo per le pensioni fino a 486 euro. Ci sarà invece una rivalutazione parziale per quelle tra 486 e 936 euro al mese. Per gli assegni superiori il congelamento della rivalutazione sarà totale. I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi: sono state assorbite nell'incremento le finestre mobili che per gli autonomi erano di 18 mesi. Casa - Arriva l'Imu, l'imposta municipale che di fatto rimpiazza la vecchia Ici. Secondo la bozza, l'aliquota di base sarà dello o,76% sulla rendita catastale, con una riduzione dello 0,4% per l'abitazione principale o affittata, ma i Comuni potranno aumentarla fino allo 0,2% in caso di abitazione principale e dello 0,3% sulle seconde case. Tracciabilità - E' stata fissata a mille euro la soglia sopra la quale non si potranno effettuare i pagamenti in contanti. La noram servirà a favorire la tracciabilità dei pagamenti per la lotta all'evasione e sarà accompagnata anche dall'introduzione di un regime tributario premiale per chi invia tutti i propri dati all'Agenzia delle Entrate attraverso canali tematici. Le imprese che rispetteranno la regola, aprendo alla trasparenza dei conti, potranno applicare gli attuali regimi speciali e godrebbero anche di qualche agevolazione negli accertamenti tramite studi di settore. Iva e Ici - La riforma fiscale prevista dalla delega potrebbe essere finanziata con un aumento dell'Iva di 2 punti nel 2012: lo ha riferito il governo agli enti locali, spiegando che se non riuscirà a recuperare nel 2013 le risorse previste dalla delega fiscale - per la quale sono previsti i tagli del 20% della agevolazioni fiscali e assistenziali - allora si potrebbe decidere un aumento di due punti percentuali dell'Iva. Il getiito previsto ammonta a 16 miliardi di euro. Dal ritorno dell'Ici e dalle rivalutazioni catastali arriveranno altri 10-12 miliardi, nessuno dei quali destinato ai Comuni. La bozza in Cdm prevede per l'Iva un incremento del 2% delle aliquote sia del 10% sia del 21% a copertura della clausola di salvaguardia prevista dalla manovra estiva. Patrimoniale - Nella manovra, ha spiegato su Twitter il sindaco di Bari Michele Emiliano al termine dell'incontro con le parti sociali, "non c'è traccia di tassa patrimoniale". Un intervento sui patrimoni è previsto tramite il riaggiustamento dei bolli che si applicano sui conti correnti e il conto titoli. Tassa sulle barche - Dal 1° maggio del 2012 "le navi e le imbarcazioni da diporto nazionali ed estere, che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancora ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati, sono soggette al pagamento della tassa per ogni giorno o frazione di esso". Nel dettaglio si tratterebbe di 7 euro giornalieri per le imbarcazioni da diporto di lunghezza compresa tra 10,01 metri e 12 metri; 12 euro per quelle tra 12,01 metri a 14 metri; 40 euro per quelle da 14,01 metri a 17 metri; 75 euro per quelle da 17,01 metri a 24; 150 euro al giorno, infine, per le navi da diporto di lunghezza da 24,01 metri. Tagli agli enti locali - Ammonterebbero a cinque miliardi i tagli che il governo si appresterebbe ad attuare nei confronti delle Regioni e degli enti locali. Il governo avrebbe poi accolto la richiesta delle Regioni di destinare le accise sui carburanti al trasporto pubblico locale. Nella manovra per finanziare il trasporto pubblico locale sarebbero stati previsti 600 milioni.