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Mutui come un miraggio Sempre meno proprietari

La stretta delle banche nell'erogazione dei finanziamenti si fa sempre più pesante: questo scoraggia eventuali acquirenti

Lucia Esposito
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L'amore degli italiani per il mattone sta attraversando un brutto momento. La casa di proprietà resta un obiettivo irrinunciabile ma contro la crisi del credito c'è poco da fare. I dati Istat sulle transazioni immobiliari diffusi ieri, indicano un calo delle compravendite nel secondo trimestre dell'anno del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2010. Sicuramente un dato pesante, che smorza gli entusiasmi di quanti speravano in un saldo positivo; un ottimismo giustificato dai buoni dati registrati nel primo trimestre e nella prima metà del secondo dell'anno scorso. Ma vista la crisi e il disastro che il settore registra in altri Paesi, si può dire che il comparto cede posizioni ma non crolla.  Il vero dato preoccupante è quello dei mutui. Nel secondo trimestre di quest'anno, sempre rispetto allo stesso periodo del 2010, ne sono stati erogati l'8,1% in meno. Questo dato, tra l'altro, come ci ricorda Mario Breglia, presidente dell'istituto indipendente di ricerche  Scenari Immobiliari, non tiene conto dei mutui- surroga, quelli cioè che sostituiscono vecchi prestiti a condizioni migliori. Scorporando questo dato, si arriva tranquillamente a un calo delle erogazioni del 15-20%.«È la crisi del settore creditizio il vero problema del mercato immobiliare», sottolinea Breglia. «Il 2011 potrebbe concludersi con un calo delle compravendite del 7-8% e dei mutui anche superiore al 15%. La domanda di nuove abitazioni resta sostenuta ma la stretta delle banche nell'erogazione dei finanziamenti per la casa si fa sempre più pesante e in genere chi compra, se non viene sostenuto dagli istituti di credito, non ha la liquidità necessaria per completare l'operazione». Il calo delle compravendite è più sostenuto nei piccoli centri e nel Sud (isole a parte) mentre nei grandi capoluoghi il mercato continua a tenere. di Antonio Spampinato

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